Doppio turno in tre giorni, o forse sarebbe meglio parlare di un turno e …. mezzo, visto che Burian ci mette lo zampino “gelato” e quattro partite non si giocano a causa di freddo e neve; che poi non si capisca perché disputare un turno infrasettimanale e di sera a fine febbraio, quando giocando sino a giungo ci sarebbero ben altre date, questo è un altro discorso, ma si sa, il calcio italiano vive di diritti televisivi e stupidaggini assortite e quindi di cosa stupirsi ancora?

In ogni caso il pallone rotola e lo fa con due giornate in cui le prime della classe non è che facciano una gran figura, anzi; l’Empoli pareggia al novantacinquesimo a Cittadella e, nello stesso minuto, si fa poi raggiungere in casa dall’Avellino, mentre addirittura il Frosinone ne prende tre a domicilio dal Perugia e si salva a Cremona dopo essere stato sotto di due reti!

La B è strana, ma la distanza tra prime ed ultime non è poi così grande e bisogna sempre giocare con attenzione ed umiltà perché altrimenti vai incontro a brutte figure, quelle che un po’ tutte le contendenti hanno fatto, brave o meno che fossero.
Dietro le prime due, il Palermo torna da Vercelli con un pareggio non senza difficoltà e poi stende un Ascoli troppo ringalluzzito dalla vittoria sul Cesena, accorciando così le distanze dalla vetta, imitato da un Cittadella sempre in palla che, come detto, viene raggiunto solo all’ultimo secondo dall’Empoli e poi va a vincere a Chiavari.

Salta invece una partita il Bari, quella casalinga contro lo Spezia, dopo essere andato a vincere in quel di Terni; i galletti sono “potenzialmente” alla pari con il Palermo, ma come si diceva innanzi … meglio andarci con i piedi di piombo a dare tutto per scontato!
Gioca sempre invece il Venezia, che pareggia a Parma e poi batte in casa la sempre più ultima Ternana; i lagunari hanno passato il periodo difficile e perché non fare un pensierino promozione visto che i giocatori ci sono?

Pensierino che fa anche il Parma, specie dopo la vittoria di Salerno, però bisogna che i ducali tornino a vincere in casa e diano continuità ai risultati, perché altrimenti i grossi sforzi finanziari serviranno a poco; magari solo a sorpassare una Cremonese che pareggia due volte, a Pescara ed in casa con il Frosinone, sperperando due reti di vantaggio. Però c’è da dire che a Cremona, a differenza di Parma, gli investimenti sono sempre e solo mirati alla tranquillità e quindi ….
Chi invece ambisce a tornare nelle primissime posizioni è il Perugia, specie se dovesse vincere il recupero contro il Brescia; i grifoni sbancano Frosinone, approfittando dello sciagurato comportamento diSciaudone, che prima incanta e poi lascia i suoi in inferiorità numerica, quando ancora non era finito il primo tempo. In ogni caso i “Grifoni” sono tornati ad essere formazione pericolosa ed attrezzata per qualsiasi impresa.

Anche il Foggia risale posizioni, pur perdendo in casa nella ventisettesima, ma i “Satanelli” hanno carattere e gioco e la vittoria a Novara non stupisce per nulla; insieme a i rossoneri, il Carpi deve però recuperare la partita di Pescara, Delfino che è subito dietro i biancorossi emiliani e quindi entrambe pronte al sorpasso che le porterebbe in zona play off, probabilmente senza grosse pretese, ma non si sa mai ….
Un passo più indietro ecco l’Avellino, che prima supera il Novara e poi pareggia ad Empoli quando ormai i toscani si sentivano già con i tre punti in tasca; la formazione di Novelli è esperta e spesso riesce a farsi forza proprio grazie a questa sempre importante caratteristica.

Scorrendo la classifica, al quindicesimo posto troviamo il Brescia, che deve recuperare l’interessante incontro di Perugia, e che dopo la vittoria di Foggia sembra aver trovato una maggior tranquillità anche nel presidente Cellino, uno che troppo spesso fa e disfa non proprio con gran senno.
Dietro alle rondinelle il discorso si fa preoccupante, con un Novara in caduta libera, imitato in fotocopia dalla Salernitana; per entrambe le formazioni il cambio di panchina è servito … a non cambiare per nulla le cose, come spesso accade quando ad un allenatore ne succede un altro ma il problema è che nessuno è Mourinho ed in formazione manca un Messi!

Più dietro la situazione è la stessa per l’Entella, che pareggia a Carpi ma poi viene sconfitta a domicilio dal Cittadella, mentre attendono di recuperare lo scontro diretto Cesena e Pro Vercelli, con i romagnoli che hanno il fiato corto ed i vercellesi che probabilmente avrebbero preferito giocare, visto il momento favorevole che dura dal richiamo in panchina di Grassadonia.
Difficile invece la situazione dell’Ascoli e disperata quella della Ternana; i marchigiani battoni il Cesena ma poi perdono di brutto a Palermo, anche se la cosa ci sta e pure nel punteggio (4-1) finale. Ora diventa fondamentale lo scontro casalingo con la Salernitana, anche perché una vittoria inguaierebbe ancor di più i granata del presidente Lotito.

Inguaiata forse definitivamente è invece la Ternana, cui non ha dato risultati (ma come poteva essere diversamente?) la chiamata di Gigi De Canio in panchina; gli umbri pagano le scelte scellerate della Società e probabilmente è troppo tardi per rimediare.
Adesso attenti al prossimo turno, con sfide interessanti su tutti i campi e che potrebbero dare ancora una volta un volto diverso alla classifica, giusto a ribadire che la qualità non sarà il massimo, ma l’interesse è più vivo che mai!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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