Foto LaPresse - Gerardo Cafaro Stadio Partenio – Adriano Lombardi, Sabato 10 Febbraio 2018, Avellino (Italia) Sport Calcio Campionato di calcio Serie B ConTe.it 2017/2018 U.S. Avellino 1912 vs Brescia Calcio Nella foto: MORERO E JALLOW Photo LaPresse - Gerardo Cafaro Partenio – Adriano Lombardi stadium, Saturday 10th February 2018, Avellino (Italy) Sport Soccer Serie B Conte.it football championship, 2017/2018 Season U.S. Avellino 1912 vs A.C. Cesena In the picture: MORERO AND JALLOW

La venticinquesima provoca qualche scossone ad una classifica ancora in divenire, in testa come in coda, dove le posizioni cambiano di continuo e chi pareva essere in condizione ottima perde, magari anche di fronte ad un avversario dato in crisi.

Delle prime tre solo l’Empoli, e con grande fatica, porta a casa i tre punti (2-1 ad Ascoli), con la conseguenza di appaiare il Frosinone sconfitto a Bari, al primo posto; se la sconfitta dei ciociari n Puglia può anche starci, quella assolutamente imprevista è l’1-2 casalingo che il Palermo incassa da un Foggia sempre tenace e combattivo, capace ultimamente di subire meno reti e far valere un’organizzazione di gioco d’attacco davvero efficace.

Proprio il Bari, che agguanta finalmente una vittoria contro una concorrente per la promozione, appaia al quarto posto il Cittadella, sconfitto (1-3) in casa da un Novara cui il nuovo allenatore ha evidentemente portato bene; i veneti a volte incappano in giornate negative, e le nove sconfitte subite sinora ne sono la riprova, in scontri che sembrerebbero, sulla carta, ampiamente alla loro portata, anche se c’è da ribadire che la promozione non è probabilmente il vero obiettivo inseguito.

Più indietro, ma solo di un punto, troviamo una coppia di neo promosse, con Parma e Cremonese che non vanno più in là di un doppio 1-1; i lombardi però dovevano vedersela con il sempre temibile Carpi, fuori casa, e se avessero vinto non ci sarebbe stato di che scandalizzarsi, mentre i parmigiani non si attendevano di impattare il Perugia su rigore ed a sette minuti dal novantesimo.

Altra coppia a quota trentasei (Carpi e Venezia), seguita ad una lunghezza dallo Spezia; detto del Carpi, Venezia e Spezia si sono divisi la posta nello scontro in Liguria (1-1), proseguendo una marcia non sempre spedita ma ancora con la possibilità di approdare ai play off.

Chi invece fa il salto triplo è il Pescara, che sconfigge in casa la Salernitana (1-0) ed è perennemente nel limbo del faccio/disfo, capace di qualunque cosa nel bene come nel male, ma il credo zemaniano è quello, meraviglioso quando si azzecca l’annata giusta e tutto gira bene, ben diverso quando i protagonisti non sono e non diverranno mai dei fenomeni, maestro o non maestro, bravo a fare i miracoli solo quando i “discepoli” hanno un talento superiore.

Con Perugia e Foggia passiamo alla parte destra della classifica, quella dove da 27 a 31 punti ci sono ben otto formazioni e le tre che le seguono sono tutt’altro che spacciate; certo umbri, pugliesi ed il Novara sono reduci da una giornata favorevole, considerando che i primi hanno pareggiato a Parma e le altre due hanno vinto a Palermo e Cittadella, denotando quantomeno voglia di lottare ed un gioco che può essere efficace, mentre l’Avellino ha gettato al vento una vittoria che pareva cosa fatta.
Perché mister Novellino ha sostituito un giocatore quando al triplice fischio mancavano appena sette secondi? Come può un allenatore dell’esperienza di Walter commettere un errore così banale e grave al tempo stesso? Prolungare una partita già finita ha fatto gettare alle ortiche due punti che potrebbero pesare nel computo finale, e non poco.

Peggio ancora il discorso per quanto riguarda la Salernitana, che dopo il cambio d’allenatore non è che abbia fatto faville; mister Colantuono ha probabilmente già dato il meglio di se e la formazione campana, partita con le solite ambizioni lotitiane, ha evidentemente grossi limiti in qualunque modo la si giri, compresi quelli caratteriali, al di là delle urla dell’allenatore.

Degli errori di Novellino approfitta il Cesena, che torna a casa dall’Irpinia con un punto sicuramente immeritato per l’andamento della partita, ma si sa a caval donato non si guarda in bocca; per la salvezza però occorre altro e dopo un periodo brillante ma senza tante vittorie, anche mister Castori non sembra più il “profeta” atteso ed amato a Cesena.

Dietro ai romagnoli l’Entella va a vincere a Terni e raggiunge il Brescia che strappa un punto a Vercelli; i liguri stanno cercando faticosamente di risalire posizioni, ma l’andazzo è sempre quello del gambero, un passo avanti e due indietro, mentre le rondinelle avrebbero bisogno di più tranquillità nei rapporti tra il presidente Cellino e chiunque sieda in panchina.

A Vercelli il Brescia ha fallito un rigore e si è trovato in superiorità numerica, grazie ad un arbitraggio che definire “di parte” è puramente eufemistico, ma non è riuscito a schiodare il punteggio dallo 0-0 iniziale, perdendo così un’occasione d’oro e dando ulteriore vigore alle bianche casacche che, dal ritorno in panchina di mister Grassadonia, non hanno più perso e sono in corsa per una salvezza che pareva impossibile solo un mese fa.

Salvezza che, dopo le rispettive sconfitte, sembra più distante per Ascoli e Ternana, anche se non si può mai dire; certo non si arrende Cosmi, mister ascolano, e pure il patron della Ternana, Bandecchi, ha finalmente fatto sentire la sua voce, per cui è meglio non dare nulla per scontato ed aspettarsi ancora diverse sorprese.

D’altra parte la stagione è ancora lunga, diciassette giornate da disputare potrebbero sovvertire completamente tutte le considerazioni odierne e non è difficile pronosticare che ne vedremo sicuramente delle belle, fin dal prossimo turno, che ha scontri diretti non semplici da decifrare e che potrebbero mescolare ancor di più la già intricata situazione odierna.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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