Prove di fuga dopo la ventiseiesima da parte di Empoli e Frosinone? La coppia di prime della classe approfitta della sconfitta del Palermo, fermato a Perugia, e porta a sei le lunghezze di vantaggio sui rosanero, mentre tengono il passo Cittadella, Bari e Venezia, intenzionate a non mollare la presa sul vertice del campionato.

L’impresa migliore, e le sensazioni più belle, la compie certamente l’Empoli, quattro reti rifilate al Parma non sono cosa di tutti i giorni, ma i toscani sono in serie positiva da un po’ di tempo e nelle ultime sei giornate hanno sempre fatto bottino pieno, segnando tra l’altro venti reti, equamente distribuite tra casa e trasferta.

La sostituzione in panchina del pur bravo Vivarini, con l’ex Roma, Aurelio Andreazzoli, ha portato frutti davvero esaltanti in casa empolese, gioco, gol e la risalita in classifica sino ad un primo posto oggi davvero meritato; l’Empoli viaggia con il vento in poppa e la coppia Caputo-Donnarumma, primi tra i cannonieri, ne è la riprova.

Nel prossimo turno toccherà al Cittadella ospitare gli azzurri e sarà un incontro che darà la dimensione reale ai toscani, anche se i veneti sono formazione probabilmente più temibile in trasferta, ma pur sempre da prendere con le pinze da tutti.

Non molla il Frosinone, che si sbarazza con un 2-0 di poca storia di un Ascoli che ci mette la volontà, ma nulla può contro il duo di bomber Daniel Ciofani-Dionisi; i ragazzi di Longo sono meno prolifici dell’Empoli, ma perdono poco (appena tre partite su ventisei) e giocheranno nuovamente in casa la prossima giornata, ospitando un Perugia tranquillo dopo la vittoria casalinga contro il Palermo.

Palermo che invece è in un momento estremamente delicato; perdere a Perugia ha voluto dire veder allargato il divario con la vetta della classifica, e la prossima visita in casa della Pro Vercelli sarà nuovamente uno di quei confronti che rischiano di veder rovinare quanto di buono fatto sin ora dalla formazione di Tedino.

Dicevamo delle inseguitrici: il Cittadella vince contro un Cesena che fa pena, la sua quarta trasferta consecutiva, l’ottava in stagione, e potrebbe essere posizionato ancor meglio in classifica se poi non perdesse punti preziosi in casa; proprio al Tombolato i granata attendono il lanciato Empoli, partita che si annuncia spettacolare e delicata per entrambe le formazioni.

Fa il botto anche il Bari nella ventiseiesima, vincendo di misura a Cremona, campo sempre difficile, e continuando la corsa verso quelle posizioni che i galletti parevano aver abbandonato dopo un periodo senza dubbio difficile; la squadra non si può certo dire sia debole, ma la continuità non è sicuramente la dote migliore dei biancorossi.

Anche il Venezia esce bene dalla ventiseiesima, il 3-1 all’Avellino è risultato assai positivo, al di là della forza degli irpini; la prossima sfida di Parma dirà qualcosa in più circa la consistenza e le ambizioni della formazione di Pippo Inzaghi, tornare imbattuti dall’Emilia potrebbe essere infatti ulteriore spinta per una primavera che sarà indubbiamente piena di sorprese e di cui veneti vogliono essere protagonisti.

Dietro si fermano Cremonese ed il Parma, che subiscono sconfitte brutte perché arrivate contro dirette concorrenti per la promozione e rischiano di lasciare strascichi non sempre facili da eliminare; i grigiorossi sono meno ambiziosi dei bianconeri emiliani, ma è difficile dire chi esce peggio da una giornata diversa nei numeri delle sconfitte, ma identica per peso specifico.
Lo Spezia che pareggia a Novara raggiunge al nono posto il Carpi travolto a Foggia, mentre un punto dietro il Pescara esce imbattuto da Chiavari, mentre proprio Foggia e Perugia si aggiungono ad un gruppetto che sembra fuori dai pericoli play out ma anche da ogni ambizione di promozione, almeno al momento.

Discorso diverso per Novara e Salernitana, che non approfittano del turno casalingo ed impattano contro il già citato Spezia ed una Pro Vercelli che dal ritorno in panchina di Grassadonia ha fatto vedere di non essere quella formazione destinata senza alcun dubbio alla retrocessione; le bianche casacche sono sempre al terz’ultimo posto, ma oggi sono avversario poco malleabile per chiunque.

In zona pericolo, fa un bel salto in avanti il Brescia, il 3-1 ai danni della Ternana da forse la botta finale ai rossoverdi e rilancia le rondinelle, certo formazione ben più attrezzata rispetto a molte concorrenti della zona salvezza; il problema più grosso a Brescia è avere un Presidente come Cellino, che non porta certo tranquillità e serenità nell’ambiente, cose indispensabili per uscire dalle sabbie mobili.

Sconfitto a Venezia, l’Avellino viene raggiunto proprio dal Brescia e vede Entella e Cesena a soli due punti; buon per i Lupi di Novellino che nessuna delle due inseguitrici riesca ad ottenere i tre punti che avrebbero portato a raggiungere (Entella) ed addirittura scavalcare (Cesena) i campani; ma la corsa è pericolosa e ci vorrà qualcosa di più per uscirne.

Entella e Cesena sarebbero oggi le formazioni che spareggerebbero per la salvezza; i liguri non hanno beneficiato più di tanto del cambio d’allenatore, mentre i romagnoli paiono aver perso il “fattore Castori” e pur giocando più da squadra rispetto ad inizio stagione non riescono a portare a casa risultati che parrebbero alla loro portata.

Per le ultime tre il discorso è aperto ma si fa sempre più difficile e mentre la ro Vercelli, come già detto, sembra tutt’altro che rassegnata, la posizione di Ascoli e Ternana pare assai difficile; il prossimo turno con Ascoli-Cesena e Ternana-Bari potrebbe essere quello del dentro o fuori, perché andare incontro ad una nuova sconfitta potrebbe essere un colpo troppo duro da superare, non solo per la classifica, ma soprattutto per un morale che già è tutt’altro che ad alti livelli.

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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