Anche la Ginnastica Artistica entra a far parte della nostra rubrica, con un atleta che ha dato lustro al nostro Paese in quegli anni sessanta che hanno contrassegnato un’epoca anche nello sport.

Franco Menichelli nasce a Roma il 3 agosto 1941 e si dedica allo sport sin da giovanissimo, seguendo inizialmente le orme calcistiche del fratello maggiore Giampaolo, che giocherĂ  nella Juventus e nella Roma, nel ruolo di attaccante, e farĂ  anche parte della Nazionale azzurra.

Altro sport a cui Franco si dedica è la Ginnastica artistica, quella che diventa presto la sua vera passione e la strada che decide di seguire, anche per la rivalità nata con Angelo Guidarelli, ai tempi delle categorie giovanili, che lo batteva sistematicamente, facendo nascere in Franco quella voglia di non arrendersi e prendersi finalmente la propria rivincita.
L’occasione arriva nel 1956, quando Franco batte il rivale e diventa Campione italiano di categoria; da lì ad entrare nel giro della Nazionale il passo è breve e nel 1957, l’allenatore degli azzurri, l’olimpionico (1932) Romeo Neri, lo inserisce stabilmente nel giro della formazione che prepara le Olimpiadi.

La squadra azzurra vince il bronzo nel concorso generale delle Olimpiadi a Roma 1960, e Menichelli, dopo il decimo posto nel concorso individuale, conquista un altro bronzo in quella che è la sua specialità preferita, il corpo libero.
Proprio nel 1960, Menichelli inizia anche quella che sarĂ  la lunga serie dì successi nei Campionati italiani, questa volta nel concorso generale, mentre l’anno successivo si aggiudica l’oro europeo nel corpo libero, oltre all’argento nel volteggio ed al bronzo nelle parallele.

Il 1962 gli regala un nuovo bronzo, nel corpo libero, ai Mondiali di Praga, oltre al secondo titolo italiano assoluto; vittoria che ripete nel 1963, quando conferma pure il primato al corpo libero, agli Europei di Belgrado, facendo poi man bassa ai Giochi del Mediterraneo che si disputano a Napoli, con tre ori (concorso a squadre, volteggio ed il “suo” corpo libero) e due bronzi (concorso generale a squadre ed anelli).

Si arriva così al 1964 ed al nuovo appuntamento olimpico, a Tokyo, dove competere sarà difficilissimo, visto che proprio gli atleti di casa, insieme ai russi, sono i mostri sacri della ginnastica artistica.
Secondo le previsioni, ed i timori degli atleti, le giurie dimostrano sin da subito quale sia l’andazzo, con scarti di circa mezzo punto tra giapponesi e russi con il resto del mondo; questo penalizza la nostra formazione del concorso generale che scende dal podio e deve accontentarsi della quarta piazza.

Nel concorso individuale, Menichelli è il migliore negli esercizi liberi di ogni specialitĂ , ma il punteggio somma anche gli esercizi obbligatori e l’azzurro finisce inopinatamente al quinto posto; stesso discorso rischia di ripetersi al corpo libero, dove inoltre, l’idolo di casa e Campione del Mondo, Yukio Endo, pare difficilmente battibile, per tutti ma non per Menichelli, che compie un capolavoro assoluto, cui i giudici non possono che assegnare il miglior punteggio è la conseguente medaglia d’oro.
Il medagliere olimpico giapponese di Menichelli non è però ancora completo, dato che arrivano un argento agli anelli (per soli 0,05 punti dietro al semisconosciuto nipponico Hayata, che mai si sarebbe ripetuto a tali livelli nel resto della carriera ) ed un bronzo alle parallele.

Negli anni successivi, Menichelli vince 4 ori ed 1 bronzo agli europei 1965, mentre conquista 2 bronzi ai Mondiali 1966, ancora 2 argenti 2 bronzi agli europei del 1967, cui vanno aggiunti, nello stesso anno, 5 ori, 1 argento ed 1 bronzo ai Giochi del Mediterraneo a Tunisi, senza dimenticare il susseguirsi dei titoli nazionali di cui fa incetta.

Siamo al 1968
Il nuovo appuntamento olimpico di CittĂ  del Messico, ma qui il destino decide che per Menichelli è arrivato il capolinea, sotto forma di rottura del tendine d’Achille, quasi al termine della prova al corpo libero nel concorso a squadre.
Ristabilito dal grave infortunio, Menichelli non molla, ma gli acciacchi si fanno sentire pesantemente e così nel 1973 decide di chiudere definitivamente la carriera, piĂą forte italiano dal 1932 e sino a quando Jury Chechi riporterĂ  la Ginnastica azzurra ai vertici mondiali; nel 2003 Menichelli è stato inserito nella “alla off fame” della ginnastica internazionale, mentre dal 2015, il suo nome figura tra gli atleti della “Walk off fame” dello sport italiano.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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