‘I nostri consulenti hanno rilevato un grave stato di degrado che consisteva in una mancanza di cemento che imponeva un controllo sicurezza immediato per pericolo di rovina’. Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi a proposito della chiusura della A26 in prossimità dei ponti Fado e Pecetti. ‘Per fare un esempio – ha aggiunto – era come se in un balcone la soletta sottostante fosse completamente sgretolata e la parte sana solo quella piastrellata’.
‘Non ci sostituiamo alle competenze di nessuno, il nostro compito è di sollecitare gli interventi di competenza di altri’, ha aggiunto.

“Bisognerà vedere, con le indagini, se quanto successo prima era una filosofia generale, quella degli omessi controlli, oppure se si sia trattato di episodi singoli. Quello che è successo prima non deve più succedere” ha ribadito Cozzi. “L’impressione che abbiamo avuto, nei mesi scorsi, è quella di una sottovalutazione dello stato delle infrastrutture. Una cosa che non deve più succedere”.

Intanto in mattinata la viabilità del tratto autostradale A26 su richiesta della ministra De Micheli è stata parzialmente riaperta, una corsia per ogni senso di marcia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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