Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi.

Lo rende noto un comunicato congiunto delle due società. Gli ambiti di collaborazione riguardano principalmente i mutui e i prestiti personali erogati da Intesa Sanpaolo e collocati tramite la rete degli oltre 13mila uffici postali e i prodotti di gestione patrimoniale realizzati da Eurizon Capital.

In linea con Deliver 2022, il piano strategico quinquennale di Poste Italiane, questo accordo amplia la gamma di prodotti che Poste Italiane offre attraverso la sua rete capillare per rispondere all’evoluzione dei bisogni dei suoi 34 milioni di clienti.

L’accordo rientra nella strategia distributiva di Intesa Sanpaolo che si basa sul modello di banca multicanale e sulla copertura mirata del territorio per ottimizzare la prossimità ai clienti.

Anima giù in Borsa dopo l’accordo
Anima Holding soffre in Borsa: l’accordo tra Intesa e Poste potrebbe essere negativo per il gruppo, che a sua volta ha un accordo distributivo con Poste. Il titolo Anima cede il 4% in un mercato piatto. «La notizia è chiaramente negativa per Anima», commenta un analista di una primaria sim milanese. «Anche se era noto che l’accordo con Poste non fosse su base esclusiva, l’intesa con un partner primario come Eurizon potrebbe incidere negativamente sulle prospettive di raccolta futura di Anima sul canale Poste italiane».
Negli ultimi due anni Poste ha rappresentato un canale importante per Anima nel segmento istituzionale: «Poste rappresenta il 15% delle masse istituzionali di Anima a fine 2017 pari a circa 5,5 mld. La raccolta nel 2017 attraverso Poste è stata pari a circa 1 mld». Diversa la posizione di Equita che non vede «impatti rilevanti per Anima»: il piano industriale di Poste e il nuovo contratto con Anima «avevano già chiarito che Poste intende essere una piattaforma aperta anche nei fondi comuni e avevamo ridotto le stime di net inflows annui per Anima dalla rete di Poste da 2,3 a 1.5 miliardi». Nel credito al consumo Poste ha anche un accordo con Compass (Mediobanca). «Anche in questo caso – dice Equita – vediamo un impatto negativo, ma minimo».

Per Poste Italiane , commenta l’analista, l’accordo triennale conIntesa Sanpaolo è positivo «sia per l’allargamento della gamma di prodotti offerti sia per le attese di impatto positivo sul business dei pagamenti. Positiva anche la possibile finalizzazione di partnership nel segmento assicurativo che incrementerebbe la visibilità su quella parte del piano industriale che potrebbe offrire sorprese positive rispetto agli obiettivi».

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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