“Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”: è questo il mittente della busta sospetta indirizzata all'”ufficio della sindaca” Chiara Appendino che, oggi pomeriggio, ha fatto scattare l’allarme bomba al Municipio di Torino.

La scritta è tracciata in stampatello su un foglio bianco attaccato al plico. All’interno della busta un congegno rudimentale, con una pila, dei fili e della polvere. La seduta del Consiglio comunale è stata chiusa. La busta, se aperta, sarebbe esplosa. La conferma arriva dalla Digos, che indaga sul plico esplosivo. Sulla missiva ci sarebbe l’ombra degli anarco-insurrezionalista e, in particolare – come spiegano dalla Questura – della cellula legata all’asilo di via Alessandria, sgomberato a febbraio dopo oltre vent’anni di occupazione.
All’interno della busta, gli artificieri della polizia hanno rinvenuto un sacchetto di polvere esplosiva collegato, tramite un filo di rame, a una batteria.

Il questore Francesco Messina si è recato sul posto adottando una serie di misure volte a garantire l’incolumità delle persone, nell’eventualità che fossero stati inviati più plichi esplosivi. Da oltre un mese Appendino è nel mirino degli anarchici, che contestano al sindaco, costretta a girare sotto scorta, di aver voluto lo sgombero dell’Asilo. “A Chiara Appendino hanno mandato un pacco bomba. A lei va il mio abbraccio, sono con lei, così come tutto il MoVimento 5 Stelle. Chiara è forte e determinata. Se qualcuno pensa di intimidirci è fuori strada”. Così su Twitter Luigi Di Maio. –

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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