Si sono svolti nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza i funerali di Paolo Bonaiuti, lo storico portavoce di Silvio Berlusconi nonché sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri in tre governi del Cavaliere. A scortare il feretro la moglie Daniela e parenti ed amici più stretti, con l’ex premier arrivato da Perugia e poi rientrato a Palazzo Grazioli al termine della cerimonia.

Nell’edificio del Borromini, ad un passo da palazzo Madama, tante le persone venute a dare l’ultimo saluto ad uno dei personaggi simbolo del ventennio berlusconiano. Tra i primi ad arrivare alla cerimonia Antonio Tajani, Angelino Alfano, Gianfranco Fini, Gianni Letta, Clemente Mimun, Denis Verdini. E poi ancora nomi e volti di protagonisti della politica come Paolo Gentiloni, Pierferdinando Casini, Maurizio Sacconi, Ugo Sposetti, Luigi Zanda, Lorenzo Cesa.

Con Bonaiuti “era rimasto un sentimento di vicinanza, di amicizia; lui si allontanò perché mi disse di non poter piu lavorare” con alcune delle persone che erano nel partito – dice Berlusconi. “Io gli dissi fai come vuoi ma questo non includerà mai la nostra amicizia”.

“Ho letto su alcuni giornali – prosegue Berlusconi – che gli avrei fatto trovare gli scatoloni nel cortile di Palazzo Grazioli. Non ne sarei capace neppure con una persona di cui non sono amico”. L’ex premier invece ci tiene a sottolineare la “collaborazione che è durata 18 anni. Fu una collaborazione completa in cui Bonaiuti sedette sempre accanto a me e Gianni Letta nelle decisioni da assumere portando sempre un contributo di capacità critica e di intelligenza”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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