Che serata! Si è concluso anche per quest’anno l’evento più atteso dall’intero universo cinematografico: l’edizione 2017 degli Oscar. Anche se qualche “scivolone” non è mancato.

Ma bando alle chiacchiere e vediamo subito i vincitori. “Moonlight” ha trionfato nella categoria miglior film, inizialmente attribuita per errore al favorito “La la land”. L’errato annuncio era arrivato da Warren Beatty, icona di Hollywood, al quale era stata consegnata la busta sbagliata. Ora, la “PriceWaterhouseCooper”, la società che si occupa del conteggio dei voti agli Oscar, ha annunciato che di aver aperto un’inchiesta sulla vicenda. Ma di certo il musical di Damien Chazelle non si può lamentare, considerato che si è portato a casa ben 6 statuette su 14 nomination.

Emma Stone ha vinto come migliore attrice in “La la land” mentre l’Oscar come migliore attore è andato a Casey Affleck, protagonista di “Manchester by the sea”. La miglior regia è andata a Damien Chazelle, che con i suoi 32 anni è il più giovane di sempre ad aver vinto l’Oscar in questa categoria. Viola Davis e Mahershala Ali hanno conquistato le loro prime statuette, per i ruoli da non protagionisti nei film “Barriere” e “Moonlight”, sul razzismo e la discriminazione contro gli afroamericani.

Peccato per “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, il documentario sugli sbarchi a Lampedusa, che non ce l’ha fatta a vincere l’Oscar della categoria, conquistata invece da “O.J: Made in America”. Questo documentario è anche il più lungo della storia: 467 minuti (quasi 8 ore) di filmato, che vanno a battere “Guerra e Pace” (431 minuti) che vinse l’Oscar come miglior film straniero nel 1969.

Ma anche l’Italia ha trionfato: Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini (insieme a Christopher Nelson) hanno vinto l’Oscar per il miglior “Make-up and hairstyling” per il loro lavoro in “Suicide squad”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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