Temperature in picchiata, fino a -50 gradi, dopo il passaggio del ‘ciclone bomba’ sul Nord America. Caos per i trasporti, dalle strade ghiacciate agli aeroporti costretti a chiusure e cancellazioni di voli: l’aeroporto JFK di New York e quello di Charleston nella Carolina del Sud sono quelli piu’ in difficolta’, impegnati a contenere ritardi e cancellazioni.
I meteorologi: rischio congelamento della pelle In Canada le temperature hanno toccato meno 50 gradi: gelate artiche e venti pericolosamente freddi potrebbero farla scendere ancora anche negli Stati Uniti orientali, con il rischio di congelamento della pelle esposta entro 10 minuti, hanno avvertito i meteorologi. Il gelo segue una tempesta che ha causato almeno 22 morti negli Stati Uniti, dal Texas al Wisconsin, secondo quanto riferito dai media statunitensi. La tempesta di giovedi’ ha flagellato la costa orientale con abbondanti nevicate, temperature glaciali e forti venti, costringendo alla cancellazione dei voli. Caos voli al Jfk, passeggeri bloccati per ore.
Ma sabato, piu’ di 3.420 voli dentro o fuori gli Stati Uniti erano ancora in ritardo, con l’aeroporto John F. Kennedy di New York e il South Carolina’s Charleston tra i piu’ colpiti.
L’Autorita’ Portuale, che gestisce gli aeroporti della zona di New York, ha annunciato che i voli al JFK sono stati limitati. Un’ondata di voli riprogrammati dopo la tempesta, combinata con gravi danni provocati dalle tempeste alle attrezzature, ha causato ritardi nell’ottenere gli aerei e i passeggeri agli imbarchi. Il sito di monitoraggio Flightradar24 ha segnalato che almeno 12 voli internazionali erano in attesa, circa da due a quattro ore, di un gate per il decollo.