Alle 7,40 Norcia si è raccolta in preghiera in piazza San Benedetto per ricordare la forte scossa di terremoto del 30 ottobre 2016, di magnitudo momento 6.5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, che colpì la città e gran parte dell’Italia Centrale a ridosso dell’Appennino. Presenti, tra gli altri, Dario Franceschini, la governatrice Donatella Tesei, il candidato Pd-M5S Vincenzo Bianconi, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, e diversi prelati tra cui Mons. Renato Boccardo. Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini ha visitato il cantiere della Basilica di San Benedetto e delle chiese di Santa Maria Argentea e Sant’Eutizio. “Sono state colpite più di 4000 chiese, oltre mille palazzi”, ha sottolineato, ricordando anche la necessità di una legge quadro per la gestione di emergenza e ricostruzione. “Non è possibile che ogni volta che accade una calamità naturale riparta nelle prime ore il dibattito come intervenire – ha affermato – c’è un’efficienza consolidata del sistema di protezione civile per la prima emergenza, non c’è una legge quadro per al ricostruzione dopo il terremoto. Tutta l’esperienza fatta qua servirà per il futuro”. “A tre anni dal sisma ritrovarsi ancora così è un colpo al cuore”, ha dichiarato la neo presidente della Regione Umbria, a Norcia per ricordare l’anniversario del terremoto che provocò il crollo quasi totale della Basilica di San Benedetto e tanti danni al territorio. “Questo è un giorno particolare che tre anni fa abbiamo tutti vissuto in maniera drammatica. Questo è anche il momento di perseguire tutti insieme un’unica finalità: ricostruire le mura e le comunità colpite dal terremoto”, ha continuato Tesei. La governatrice ha parlato ai cittadini presenti nel centro di valorizzazione, dove si sono riuniti al termine della celebrazione in piazza ed ha voluto sottolineare “l’importanza di lavorare uniti, con i distinguo del caso, ma senza cercare sempre la diversità nei modus operandi”. “Non sempre le diversità portano al meglio – ha spiegato Tesei – che si ottiene confrontandosi e poi prendere le decisioni”. La presidente ha rimarcato che “questo è il momento di andare avanti speditamente”. “Dobbiamo ricostruire – ha aggiunto – e lo dobbiamo fare per non far venire meno queste comunità. Vedere Norcia, città meravigliosa, vuota fa male al cuore”. “Tra un anno – ha concluso la presidente – speriamo di essere di nuovo qui per celebrare il ricordo, ma con molte situazioni definite e altre in corso di definizione, così da dimostrare che la ricostruzione è iniziata davvero.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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