Il Lago d’Orta si estende dalle campagne di Novara fino ai piedi del Mottarone, il monte che lo separa dal lago Maggiore. I suoi 15 chilometri di lunghezza e 2 di ampiezza ne fanno un lago dalle dimensioni ridotte, ma ricco di cose da vedere. Fra piccoli borghi immersi nei boschi e che degradano fino alle sue rive placide, si parte a Nord con il paese di Omegna, famosa perché nella piazza del Municipio sbuca la Nigoglia, il piccolo torrente che va all’insù scorrendo verso le Alpi anziché verso il mare. Godetevi questa cittadina ordinata come una piccola Svizzera, passeggiando lungo le via pedonali che costeggiano la Nigoglia e arrivano fino al lungolago.

Da Piazza Motta partono dei pittoreschi motoscafi pubblici che svolgono un servizio comunale (i biglietti costano 4,50 € e si fanno a bordo) e che in cinque minuti vi porteranno all’Isola di San Giulio, le cui origini sono avvolte nella leggenda. Si dice infatti che un tempo fosse abitata da serpenti e mostri fino a quando, nel 390 d.C, attraversando il Lago d’Orta sorretto solo dal suo mantello e guidato dal suo bastone, non la liberò. Cacciati i serpenti, San Giulio fonda anche una chiesa. Fra le molte cose da vedere in questa piccola isola, merita certamente il Monastero di clausura dalle suore benedettine, e la Basilica di san Giulio, una piccola chiesa romanica con influenze barocche interessanti.

L’isola di San Giulio è detta anche “l’isola del silenzio” e, se non ci venite in piena estate quando i turisti la invadono, la pace del luogo vi avvolgerà. Salite le scalinate e seguite la stradina ad anello, prendendovi tutto il tempo per visitare il più possibile, ma soprattutto per ascoltare la sua pace. Se scegliete di fermarvi per cena potrete godervi il tramonto sul lago, cenando nell’unica osteria che c’è. Il menu generalmente offre pesce di lago: persico, luccio e salmerino. Ricordatevi di prenotare da terra un motoscafo che vi venga a prendere perché i battelli di linea non fanno servizio serale.

Sulla sponda occidentale del Lago d’Orta non perdetevi Pella, tra i suoi borghi antichi e ricchi di storia. Il piccolo paesino è stato abitato sin dall’età del Ferro, come dimostrano le diverse coppelle incise su un masso lungo l’antico percorso degli scalpellini. Fra le cose da vedere a Pella, c’è certamente la torre medievale a cui si arriva passeggiando sul lungolago. Non trascurate anche il piccolo imbarcadero perché da lì vedrete l’isola di San giulio in una prospettiva molto particolare. Da vedere anche la chiesa di San Filiberto, con la cappella più antica di tutta la riviera occidentale del Lago d’Orta. Infine, in piazza Ravedoni, trovate uno dei pochi lavatoi antichi rimasti in buone condizioni. Qui le donne facevano il bucato quando il brutto tempo impediva di arrivare al lago.

Se volte chiudere in bellezza, fra le cose pittoresche da vedere presso il Lago d’Orta, si annovera certamente l’antico ponte sul Pellino, che collega Pella con l’oratorio di San Rocco. Dal ponte, seguendo l’indicazione “frazione di Ronco Sotto”, potete incamminarvi anche lungo l’antico sentiero che i pellegrini facevano per andare dal Sacro Monte di Orta a quello di Varallo, in sostituzione del pellegrinaggio in Terra Santa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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