In Messico da vari anni la situazione è davvero disperata. Ogni giorno si assistono a stragi, a persone deturpate del loro corpo, massacrate nelle maniere più sadiche, violente e brutali che ogni uomo possa pensare.
Questo perchè lo stato è in mano ai narcotrafficanti che hanno il potere di decidere della vita o della morte di ogni persona dei dintorni e che uccidono chiunque provi a ribellarsi, o gli sia scomodo o anche soltanto per dare un segnale di forza.
Ecco perchè Trump ha proposto di innalzare un muro, perchè la violenza in questo paese è da anni incontrollabile.

Non si parla di stragi tra faide, o vendette(ci sono anche quelle certo), ma anche di morti assurde, uccisioni compiute per dare un segnale a chi si volesse ribellare, senza distinzione di sesso o fascia d’età.
Bambini, ragazzini, giovani e adulti, uomini e donne, nessuno è al sicuro, nessuno di coloro che si ribellano alla tirannia e all’ingordigia di questi traffici illegali.

Il punto è che ormai l’omertà regna sovrana. Molti giornalisti e fotografi raccontano ogni giorno le stragi, ma lo fanno con un cinismo e un distacco che fa quasi impressione, se non fosse per il fatto che ormai sono talmente abituati alla situazione, da percepire questa violenza come la normalità.

I poliziotti fanno quello che possono, ma evitare uccisioni ogni giorno è davvero difficile, anche perchè questi narcotrafficanti colpiscono in ogni luogo, dal mercato centrale delle città. ai paesaggi turistici. Non c’è distinzione.

Basta prendere la situazione di Acapulco, un tempo una delle mete turistiche più visitate, ora un vero e proprio inferno in terra dove ogni giorno si consumano decine di omicidi.
I sicari hanno qualunque età; non è raro vedere dei ragazzini che avranno 12-13 anni con in mano armi letali, pronti a uccidere nella maniera più barbara possibile, chiunque vogliano.
E questo in pieno centro, nei bar, nella discoteche, perfino in spiaggia, dovunque e senza che nessuno li possa fermare.
Ogni persona del posto è ben consapevole di quanto accade quotidianamente e spera di non assaggiare mai la violenza dei Narcos; per questo chi vuole restare vivo tace, e prova quasi indifferenza quando ci sono questi omicidi davanti ai loro occhi.

Questa purtroppo la situazione di un paese che da più di una decade vive questo inferno.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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