Dopo tutte le varie vicissitudini, il campionato è stato vinto da Jorge Lorenzo, seguito da Marquez e sull’ultimo gradino del podio Pedrosa. La Moto GP vede una vittoria di Lorenzo dubbiosa, scettica, non acclamata dai tifosi, una vittoria probabilmente solo sull’almanacco sportivo… e non nei cuori degli sportivi. Nonostante il campionato sia finito, sul web è mare forza 9. Dibattiti, litigi e turpiloqui contro Lorenzo per quanto concerne la sua presunta e palese ‘maschera’ da vincente, perché nonostante lo spagnolo si trovi sul gradino più alto del podio, sono tante, troppe le cose che non tornano, i tempi di gara, le strategie di corsa, il comportamento inaccettabile ed insensato di Marquez che alle spalle di Lorenzo faceva una ‘passeggiata per la pista’ in attesa della fine dei 30 giri. Nessun tentativo di sorpasso per il primo posto, tanta attenzione e pinzate in anticipo su traiettorie e curve a gomito in modo da evitare di raggiungere il codino posteriore della moto di Jorge; Tempi di giro in prove libere e gare che non tornano, troppi sorpassi tra Marquez e Rossi nella penultima gara che destano sospetti. Insomma, secondo tutto il pandemonio che tutt’ora sta affollando il web, Marquez e Lorenzo sapevano molto bene, fin dal principio, il da farsi, per mettere diciamo ‘i bastoni tra le ruote’ a quello che doveva essere il vero campione, a colui che ha perso ma ha vinto nell’immaginario collettivo di tutti gli appassionati di questo sport estremo. Rossi è stato chiaro ed esplicito sull’accaduto nell’intervista post gara che ha rilasciato ai media, ossia:
“Non capisco il comportamento della Honda che permette una cosa simile, ossia che un suo pilota faccia vincere una Yamaha. E che anzi un suo pilota, Marquez, impedisca anche ad un altro pilota della Honda di vincere. Brutto, per il nostro sport, una cosa del genere non era mai successa prima. Ormai – continua – è come  il cross delle nazioni… Io non lo so se Marquez abbia aiutato Lorenzo perché è spagnolo, però mi dispiace che faccia da guardaspalle a un altro pilota. Io penso che quello che ha fatto Marquez Lorenzo non l’avrebbe mai fatto. Però per quello che ha detto Lorenzo dopo Sepang merita di essere trattato come Marquez… Già dalle dichiarazioni di Marquez avevo avuto la conferma che avrebbero fatto il biscottone, come nel  calcio. Sono abbastanza triste. Una grande occasione sfumata, secondo me non me lo meritavo. Sinceramente ho ancora l’adrenalina della gara, sto bene. Ma avevo capito che sarebbe andata così. Sapevo – conclude Rossi – che Marquez gli avrebbe guardato le spalle e così è andata”.

Valentino Rossi si scusa con i fan tramite Instagram e promette che darà il meglio nel prossimo campionato. La risposta dei fan arriva immediatamente con una reazione paragonabile ad un mare in forza 9. Con l’utilizzo di numerosi Hashtag che abbiamo trovato come per esempio #IoStoConVale #TheGrandFinale #VR46 #valenciacircuit #MotoGP” etc… i tifosi hanno espresso spudoratamente tutto il loro disprezzo per l’accaduto delle ultime due gare, gare decisive per le sorti dei piloti con il punteggio più alto in classifica. Parole forti, pesanti in difesa di Valentino, accuse contro Lorenzo e Marquez, non è stato risparmiato nessuno dei due sul dibattito che sta tutt’ora incendiando il web.
Tuttavia analizzeremo l’accaduto passo passo per fare luce a chi non avesse ancora capito la dinamica di queste due gare di campionato 2015.

LA GARA – (ANSA)
Ultimo giro: testa a testa Pedrosa-Marquez
A 7 dalla fine – Accelerazione improvvisa di Pedrosa che si avvicina alla coppia di testa
A  8 dalla fine – Rossi sempre quarto, Marquez continua a controllare Lorenzo, in testa alla corsa
A 12 dalla fine . Situazione congelata in testa con Rossi che gira a -12 secondi a Pedrosa. Guida Lorenzo, secondo Marquez
A 18 dalla fine – Rossi supera anche Dovizioso, davanti c’è il muro spagnolo: Lorenzo in testa poi le Honda di Marquez e Pedrosa
A 19 dalla fine – Rossi sorpassa anche Alex Espargarò: è quinto
A 21 dalla fine – Sorpasso brivido di Rossi: è sesto dopo aver superato P. Espargarò a un secondo da Dovizioso, quarto
A 23 dalla fine – Rossi è settimo, Marquez controlla Lorenzo
A 25 giri dalla fine – Pedrosa perde qualche decimo, solo Marquez tiene il passo di Lorenzo
A 26 giri dalla fine Valentino Rossi è nono Guida Lorenzo poi Marquez e Pedrosa
Buona partenza per Lorenzo, saldamente in prima posizione, e per le Hinda. Valentino parte forte si porta in pochi giri alla decima posizione. Cade Iannone a 27 giri dalla fine
Partenza regolare nel Gp di Valencia. Jorge Lorenzo è scattato subito in testa, mentre Valentino Rossi partito dall’ultimo posto è 12/o dopo il primo giro.

Rossi avrebbe vinto comunque non conquistando il primo posto?

Dipende, sarebbe stato possibile nel caso avesse avuto la maggioranza dei punti totali in campionato: Per vincere il Motomondiale Rossi avrebbe avuto bisogno di avere almeno un punto in più di Lorenzo: se fossero arrivati con gli stessi punti il campione del mondo sarebbe stato comunque Lorenzo, che in questo Motomondiale ha vinto più Gran Premi di Rossi (7 a 4).
Questi sono tutti i risultati che avrebbero permesso a Rossi di finire il Mondiale con almeno un punto di vantaggio su Lorenzo:

– Se né Lorenzo né Rossi fossero arrivati ai punti (perché cadevano o arrivavano dopo il 15esimo posto) avrebbe vinto Rossi, con sette punti di vantaggio
– Se Rossi fosse arrivato davanti a Lorenzo avrebbe vinto Rossi: con 8 o più punti di vantaggio.
– Se Lorenzo fosse stato primo e Rossi secondo.
– Se Lorenzo fosse secondo e Rossi terzo.
– Se Lorenzo fosse terzo e Rossi fosse almeno sesto.
– Se Lorenzo fosse quarto e Rossi almeno nono.
– Se Lorenzo fosse quinto e Rossi almeno 11esimo.
Da qui in poi sarebbe bastato che tra Lorenzo e Rossi non ci fossero più di cinque corridori, e quindi per far si che Rossi vincesse: Lorenzo sesto e Rossi dodicesimo, Lorenzo settimo e Rossi tredicesimo, Lorenzo ottavo e Rossi 14esimo, Lorenzo nono e Rossi quindicesimo.
– Se Lorenzo fosse arrivato tra il decimo e il quindicesimo posto avrebbe guadagnato punti: ma non abbastanza per superare Rossi, che in questo caso sarebbe stato vincitore anche senza andare a punti.

Da cosa si è capito che qualcosa non andava?

Dal circuito di Phillip Island, Rossi e tutti i tifosi hanno cominciato a storcere il naso per alcuni comportamenti dall’inizio strani e  scorretti da parte di Marquez e Lorenzo,

Ora c’è anche la conferma ufficiale, quella di Marc Marquez: in Australia lui e Valentino hanno discusso animatamente, quasi litigato. Ed è da questo scontro verbale che nascono poi le parole di VR46 nel giovedì malese. Conferma ufficiale, dicevamo. Nell’incontro con Marquez nei box Honda venerdì pomeriggio, lontano da microfoni e taccuini. E qui il campione del mondo spagnolo ha confermato il diverbio australiano con Valentino Rossi.

“E’ venuto da me per chiedermi a che gioco stavo giocando – ha detto Marquez – Non ho capito il perché della domanda e ho chiesto spiegazioni visto che avevo vinto la gara”. Secondo Marquez, Rossi gli ha detto di averlo rallentato e che non avrebbe più dovuto tenere questo comportamento nelle prossime gare decisive per il decimo titolo. La reazione di Marquez è stata prima di stupore e poi di rabbia.

“Vale ma che dici? Ho battuto Jorge e gli ho tolto 5 punti. Semmai ho aiutato te! E comunque io corro sempre per vincere, non mi interessa altro”. Questa la sostanza, sulla forma sorvoliamo. Ma comunque nasce tutto da qui, da un colloquio trasformatosi nella fine di un’amicizia. La curiosità ci ha portato a chiedere se non avesse esagerato nelle staccate di Sepang, troppe in un giro solo… “Se qualcuno mi sorpassa cerco di risorpassarlo, non ho giocato. Poi se Valentino era più veloce una volta davanti a me perché non è fuggito all’inseguimento di Jorge?”. Lo ha sempre chiamato Valentino e ha giurato che lui il poster in camera da piccolo lo aveva davvero.

Un passo indietro: Analisi della gara a Sepang:

L’episodio chiave è tutto al settimo giro, dopo una bagarre pazzesca tra Valentino e Marc, che valeva il terzo posto. Rossi sembra aspettare Marquez, si volta verso di lui. Il campione del mondo lo affianca all’esterno. I due si toccano, la pista è finita. Marc finisce per terra, la manovra finisce under investigation. Il paddock si spacca. Ha ragione lo spagnolo, buttato fuori da Rossi? O è Valentino ad essere stato ostacolato da Marquez? “Non capisco il movimento della gamba di Valentino – dice Dani Pedrosa a Sky Sport MotoGp –. Non è un gesto naturale”. “Non è bello vedere questa cosa – aggiunge il team manager Suzuki Davide Brivio –, però non è bello neanche vedere Marquez che fa di tutto per far perdere il mondiale a Valentino”.

Mike Webb, direttore gara, ha spiegato così la sanzione all’italiano: “Abbiamo ascoltato entrambi i piloti, siamo del parere che c’è stata colpa da entrambe le parti, ma secondo le regole Marquez non ha cercato alcun contatto, quindi non ha infranto alcuna regola, ma riteniamo che il suo comportamento stava infastidendo Rossi che pertanto ha reagito. Purtroppo ha reagito in un modo che va contro le regole. Quindi tre punti penalità a Valentino Rossi per la guida irresponsabile che ha deliberatamente provocato contatto, è andato deliberatamente largo in curva, cercando di portare l’altro pilota fuori traiettoria. Il risultato – ha aggiunto – è stato l’incidente che abbiamo visto: si tratta quindi di guida e per questo abbiamo imposto a Rossi tre punti penalità. Sembrava di star assistendo a una bella gara, purtroppo però l’epilogo ne è stata questa controversia”.
“Quali sono stati i punti di vista dei piloti? Posso fornirvi una visione generale piuttosto riportare le parole esatte, dato che si trattava di un’udienza a porte chiuse – ha precisato Webb – Marc ha spiegato che stava facendo la sua gara in attesa che i suoi pneumatici gli permettessero di spingere appena possibile. Valentino è stato del parere che Marc lo abbia deliberatamente rallentato per abbassare il ritmo della gara”.

Il Dottore giustifica la sua manovra: “Volevo rallentarlo, avrei solo voluto giocarmi il campionato con Jorge”. Lo spagnolo replica seccato: “Può essere un colpo di nervosismo, ma noi là fuori ci giochiamo la vita”

Nonostante tutto, sono state analizzate al dettaglio, frame dopo frame le riprese dall’elicottero e tutto è stato chiarito: al settimo giro nel momento clou della vicenda, Marquez si affianca appunto a Rossi, la sua spalla destra si appoggia alla coscia sinistra di Rossi e comincia ad applicare pressione, sono in curva e sono adagiati uno sull’altro, a questo punto Rossi apre la gamba leggermente per cercare di propinare a Marquez un allontanamento dal contatto fisico in modo da evitare incidenti, tuttavia è proprio questo allontanarsi dal contatto che provoca la famosa caduta di Mark. Stranamente le riprese dall’elicottero non vengono analizzate, quasi spariscono e non sono prese in considerazione, tutti quanti giudicano, puntano il dito, guardando senza cura le riprese dei cameramen di pista.

Riassunto alla fine dei giochi: La Direzione Gara a oltre un’ora dalla fine della gara decide di punire il pesarese con 3 punti sulla patente e la retrocessione all’ultimo posto dello schieramento nell’ultima gara. Il direttore gara Webb: “Marc stava infastidendo Rossi che ha reagito in modo contrario alle regole”.
La collisione Rossi-Marquez del 7° giro è stata sanzionata dalla Direzione Gara, punti che sommati al punto preso a Misano, fanno 4. Con 4 punti sulla patente un pilota parte dall’ultimo posto nella gara successiva: quindi Rossi scatterà ultimo a Valencia, domenica 8 novembre, capitolo finale del Mondiale 2015. La Yamaha ha presentato appello, poi respinto.

Il futuro della vicenda è già divenuto passato.

Daniele Traschitti per la Redazione Giornalistica de IlPopolano.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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