Già, chi avrebbe detto che bastasse un piccolo virus cinese per fermare i barconi diretti verso l’Italia!

E sì che c’è chi si è immolato, ed addirittura andrà sotto processo, per difendere le coste italiche dall’invasione dei “barbari”, per impedire un’invasione letale per il nostro paese e per i suoi cittadini, quando bastava rivolgersi ai cinesi per sistemare tutto!

Di sicuro, la prossima volta invece di rivolgersi a Putin e da Xi mandarci Luiggino, sarà meglio pensare bene con chi “farsi amico”.

Come non bastasse, evidentemente non ci considera neppure più chi preferisce restare nei lager libanesi piuttosto che affrontare il mare su di un barcone fatiscente alla ricerca del benessere; d’altra parte come dargli torto?
Fatti tu giorni in mare aperto, rischiando la pelle ad ogni onda, per poi arrivare in un posto dove basta che qualcuno faccia uno starnuto ad un paio di metri da te e…zac, ti becchi un bel virus cinese che, dato sei già debilitato e senza forze, ti manda al creatore anche se non hai patologie importanti e 20 anni invece di 70/80!

Dalla Grecia e dalla Croazia hanno vietato le gite scolastiche in Italia e adesso anche gli africani, in genere, non solo i profughi migranti, col cavolo che partono per il nostro “bel paese”; lì ne hanno già di tutti i tipi di cui preoccuparsi, dall’AIDS all’HIV, per proseguire con l’Ebola e vuoi che gli manca anche il COVID-19?
In compenso anche l’Italia è ormai spaccata, una volta di più, in due e c’è voluta una turista bergamasca per portare il virus a Palermo, che se l’avessero saputo la mandavano in vacanza a casa di…Feltri! Stai a vedere che finisce che a breve neppure con il passaporto si riuscirà a passare al di là della vecchia linea Gotica, con l’abbazia di Monte Cassino che questa volta servirà per la quarantena dei passeggeri in transito!

Scherzi a parte, a sud del Tevere fanno gli scongiuri e sono pronti ad emulare il sindaco di Ischia, vietando il passaggio e l’ingresso di tutti coloro che provengono da nord, specie da Lombardia e Veneto, là dove il virus ha avuto agio a colpire, dato che sono venute meno le condizioni sanitarie precauzionali e, strano ma vero, sono finite le urla e gli strepiti di chi, diversamente, avrebbe sollevato una rivoluzione popolare.

Povera Italia, in che situazione è venuta a trovarsi, o forse sarebbe meglio dire “in che situazione si è cacciata”, perché questo è; trattata da tutti come l’untore da evitare, persino da chi, fino a ieri, ci sarebbe venuto anche a nuoto in mezzo ai pescicani.

A cura del Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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