La questione dei migranti continua senza tregua a fare banco, come una delle più urgenti e tragiche da risolvere.
Il flusso infatti non si ferma e anche se nell’ultimo weekend c’è stata una minima tregua, purtroppo la situazione resta comunque critica, quasi insostenibile.

L’Italia, come ha detto anche il ministro degli interni Minniti, sta pensando di fare la voce grossa, con le potenze dell’Unione Europea, perchè vuole cambiare la legge secondo cui, l’accoglienza e la cura dei migranti spetta al paese col porto “sicuro” inteso con quello geograficamente più vicino e sicuro.

Quindi il Mediterraneo, il cosiddetto “Mare Nostrum” sarebbe per tale legge, l’unico possibile e i porti italiani, gli unici in norma.
Ovviamente il paese non ci sta e ha fatto sapere attraverso i più importanti esponenti che bisogna fare qualcosa e che proporrà ai paesi membri una soluzione per ridistribuire il flusso in maniera più equa.

Altro che esercito al confine, come aveva minacciato di fare l’Austria.

Servirebbe cooperazione e una politica estera coordinata con gli altri paesi europei che però su questo problema fanno le orecchie da mercante.
L’Italia proverà a proporre una soluzione, almeno così è stato detto, anche se nulla di ufficiale è ancora trapelato.
I paesi Europei certamente non sono d’accordo, come ha dimostrato l’Austria, addirittura minacciando di schierare l’esercito sul Brennero per difendere i confini, salvo poi smentire queste dichiarazioni.

Basti pensare che anche in Regno Unito si voleva mettere in atto una cittadinanza di serie A e una di serie B, e questo fa capire il grado di chiusura dei paesi del continente.
Il problema è che il rapporto con colossi come Germania, Francia e Regno Unito non va minato, ci sono troppi interessi dietro.
E proporre una soluzione su questo tema che preveda accoglienza condivisa tra i vari Stati, sicuramente incrinerebbe le cose.

Però così non si può stare. La soluzione, per quanto auspicata di impedire che i migranti partano dalla Libia sta dando lentamente i suoi frutti, ma ormai le persone arrivate non si possono mandare indietro; inoltre è impensabile controllare un’intera costa, prima o poi qualcuno riuscirà ad aggirare i controlli e partire.
L’unica soluzione per evitare che l’italia diventi l’Africa 2.0 è trovare una politica cooperativa, fare la voce grossa in Europa senza minare i rapporti extra statali.
Anche se il paese a livello continentale, e non potrebbe essere diversamente viste le troppe figuracce, non ha proprio una grande reputazione.

Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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