È allerta meteo in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Per la giornata di oggi, 26 dicembre e domani 27 dicembre, la Protezione Civile ha diramato l’allerta arancione per rischio idraulico sulla Pianura emiliana orientale, sulla costa Ferrarese ma anche nelle zone Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige.
Allerta gialla, invece, in Lombardia nella bassa pianura orientale. Per Coldiretti, intanto, è emergenza clima: il 2019 è il quarto anno più caldo dal 1800.

Coldiretti: temperature anomale
L’allerta meteo della Protezione civile arriva nel giorno in cui Coldiretti annuncia che con questo “Natale bollente”, caratterizzato da temperature sopra la media e del tutto anomale, si chiude uno degli anni più caldi dal 1800. Il 2019 ha infatti fatto registrare una temperatura media nei primi undici mesi superiore di 0,88 gradi alla media storica. I dati sono stati elaborati proprio da Coldiretti sulla base degli ultimi dati di Isac Cnr, che rileva le temperature da oltre 200 anni. Gli effetti del caldo – sottolinea l’associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana – si fanno sentire sulla natura, dove sono stati sconvolti i normali cicli stagionali. Come in Puglia, dove gli alberi di pero a causa del clima pazzo sono già in fiore a dicembre, mentre a nulla vale più la programmazione degli agricoltori che raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili.

Possibili effetti disastrosi sui raccolti primaverili
A preoccupare Coldiretti è l’effetto “del possibile improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore, con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva”. L’agricoltura italiana – continua la Coldiretti – si trova ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte a una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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