Torna la paura in Messico: mentre le squadre di soccorso sono ancora impegnate a scavare senza sosta nella speranza di estrarre altre persone vive da sotto le macerie, la terra ha ricominciato a tremare. Al momento, il bilancio delle vittime è arrivato a quota 286: “148 a Città del Messico, 73 a Morelos, 13 nello Stato del Messico, 6 a Guerrero e uno a Oaxaca” come comunicato via tweet dal capo del servizio di protezione civile del Messico, Luis Felipe Puente.

Intanto, alle 5:30 ora locale di questa mattina, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 5.5 con epicentro a El Dorado, nel sud ovest del Paese.

Purtroppo, a più di tre giorni dal sisma, le speranze di trovare dei superstiti si stanno affievolendo velocemente. Finora, le squadre di emergenza hanno tratto in salvo 53 persone.

Per quanto riguarda il crollo della scuola Enrique Rébsamen, la notizia di una bimba ancora viva sotto le macerie è stata smentita in queste ore; i piccoli rimasti uccisi sono 21 e come dichiarato da Angel Sarmiento, ufficiale dei marines sul luogo, “abbiamo svolto un conteggio esaustivo con i direttori della scuola e siamo certi che tutti i bambini siano sicuri a casa, o in ospedale o purtroppo siano morti”. Il militare ha chiesto scusa ai messicani per aver “generato false aspettative”. “Ci sono indicazioni che ci possa essere una persona tra le macerie. Ci sono tracce di sangue nelle foto come se si sia trascinata e sia ancora viva” ha detto Sarmiento. “Le possibilità di trovarla sono minime, ma continueremo a cercarla con impegno” ha concluso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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