Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge recante modifiche al codice penale e in materia di legittima difesa ed ha contestualmente inviato una lettera ai Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Ne dà notizia il Quirinale.

“Va preliminarmente sottolineato che la nuova normativa non indebolisce né attenua la primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della incolumità e della sicurezza dei cittadini, esercitata e assicurata attraverso l’azione generosa ed efficace delle Forze di Polizia”, scrive Mattarella nella lettera con cui accompagna la promulgazione della legge sulla legittima difesa.

Salvini: ‘Ascolto il Colle ma è legge’ – “Io ascolto con interesse estremo i rilievi del capo dello Stato, ma la legittima difesa è legge dello Stato e i rapinatori da oggi sanno che se entrano in una casa, un italiano può difendersi senza rischiare di passar anni davanti a un tribunale in Italia”. Lo ha affermato Matteo Salvini dopo avere concluso un comizio nel Catanese. “Questa legge – ha aggiunto – rende il mestiere dei rapinatori più pericoloso di quello che era ieri”.

“Bellissima notizia per gli italiani perbene e pessima per i delinquenti: come avevamo promesso, da oggi la legittima difesa è legge dello Stato! Grazie al presidente della Repubblica. Noi stiamo dalla parte di chi si difende”, dice ancora Salvini.

Ucpi, Mattarella vanifica riforma – L’ interpretazione del capo dello Stato sulla riforma della legittima difesa “vanifica l’intero impianto normativo e ne dimostra la vuota natura propagandistica”. Lo sostiene il presidente dell’Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza, che giudica la lettera del capo dello Stato “un fatto eccezionale che dimostra la fondatezza delle perplessità di ordine costituzionale che dal primo momento abbiamo denunziato”.

Anm, adesione a parole Mattarella – “Piena adesione a quanto segnalato da Mattarella” sulla riforma della legittima difesa. A esprimerla il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Pasquale Grasso, che a proposito della riforma osserva ancora: “è legge dello Stato. Nella concreta applicazione, se emergeranno dubbi di costituzionalità, saranno sottoposti al vaglio della Corte Costituzionale”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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