La scritta “Juden hier” (qui abitano degli ebrei) sulla porta dell’abitazione di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi, è “ignobile” e dimostra come “purtroppo l’antisemitismo non sia scomparso”. Questo il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata della memoria”. Proprio per questa occasione, sono arrivate anche le parole di Giuseppe Conte così come quelle di Papa Francesco e Liliana Segre: ” Senza storia non c’è memoria”, hanno affermato questi ultimi.

Mattarella: “Debellare odio e razzismo”
Il Capo dello Stato ha parlato dal Quirinale ricordando in questa data significativa che “la Shoah per il suo carattere unico e terribile trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale. Per fare davvero i conti con la Shoah – aggiunge Mattarella – non dobbiamo rivolgere lo sguardo soltanto al passato. Perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo. E debellarlo riguarda il destino stesso del genere umano”

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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