Romana doc, 168 cm di bellezza conditi da occhi marroni e una cascata di capelli dorati. E’ riduttivo descrivere Martina Menichini con queste pochi tratti perché dietro alle spalle ha un passato da nuotatrice agonista di sincronizzato con cui si è tolta moltissime soddisfazioni. Addirittura ne è diventata insegnante e giudice nazionale. Poi, appena 18enne, ha scoperto le sue vere passioni: la danza e la recitazione, che l’hanno portata pian piano via dalla vasca per approdare sotto i riflettori della moda, del cinema, della tv, radio e teatro.

Dieci trofei e ben 40 medaglie di nuoto sincronizzato vinti. Quanto lavoro c’è dietro a così tanti successi?
“Rappresentano 15 anni di dedizione, rinunce, sconfitte, pianti ma anche tante gioie, vittorie, amicizie che fanno parte ancora oggi di me e spero durino per sempre. Non ho avuto un’infanzia e un’adolescenza come i miei coetanei. Mi sono mancate tante cose: feste, passeggiate di pomeriggio, fare i compiti scolastici in orari normali, i primi amori. Ho però guadagnato valori che mi sto portando dietro nel lavoro e nella vita e mi rendono una ragazza davvero unica”.

Un modello che ammiri nella vita professionale?
“Meryl Streep. Amo ogni sua interpretazione! La sua figura rappresenta l’attrice in sè. Sono sicura che sia una persona straordinaria anche al di fuori del set, una persona piena di gratitudine e amore per gli altri. Un mio sogno è di poter un giorno lavorare con lei e conoscerla. Sognare mi dà ambizione e fiducia, mi dimostra che sono viva!”.

Quali emozioni sa dare il teatro rispetto agli altri ambienti?
“Sono sensazioni forti, ma nel teatro l’impatto con il pubblico è immediato. Con la televisione e il cinema le emozioni sono in differita perché sei vista, ti godono nella pellicola ma non sei fisicamente presente. Anzi, magari mi camuffo tra il pubblico, per il piacere di vedere i loro occhi e le emozioni che riesco a suscitare. E questo mi gratifica. Dentro di me non esiste distinzione tra tv, teatro e cinema, perché l’amore che provo per questo lavoro è unico e desidero solo esserci”.

Come passi gli attimi antecedenti ad uno spettacolo in camerino?
“Sono drammatici! Passo varie fasi. Prima sudo freddo, poi c’è quella della concentrazione con la recitazione del Daimoku, attraverso ‘la risata in compagnia degli altri attori’ e poi inizio a caricarmi. A quel punto rifletto; vado a fare ciò per cui mi sento di essere nata e quando mi si disegna un sorriso enorme sul volto sono pronta ad andare e spaccare tutto!!!!”.

L’oggetto essenziale che è presente all’interno della tua borsa?
“Ne ho due. Il primo è il rossetto. Beh.. sono pur sempre una ragazza! E poi una piccola pietra che nei momenti di sconforto, sono molto umorale, mi ricorda di amare la vita, di apprezzare ogni giorno la bellezza che mi circonda, di vedere Dio in ogni cosa, di innamorarmi di ogni persona per una sua caratteristica e di essere sempre felice”.

L’ultimo libro letto?
“Ho appena terminato ‘I cinque livelli dell’attaccamento’ di Miguel Ruiz per capire se sto usando la conoscenza o se è la conoscenza che usa me. Ho voglia di migliorarmi ogni giorno, di eliminare i miei attaccamenti che mi limitano su ciò che realmente sono e su cosa il futuro mi riserva. Le dipendenze offuscano la nostra anima e oscurano i nostri potenziali, impedendo quindi di far uscire la nostra vera natura. Desidero accettarmi e brillare di luce mia ogni giorno sempre di più ed essere una guida per chi spesso si perde nel buio”.

Cucina o fast food?
“Assolutamente la buona cucina! I fast food sono una delle rovine della salute, sono anni che non vado e non ne sento la mancanza. Essendo una sportiva mangio con gusto ma cibi sani. Credo ancora nella famiglia e nello stare seduti tutti insieme a tavola mangiando verdure che a volte non piacciono ma che rafforzano, la frutta e certamente anche un buon piatto di pasta con contorno di amore e chiacchiere sane….posate i telefoni”.

Sei fidanzata?
“Sì, sono fidanzata con.. la mia vita e non c’è realtà più bella”.

Cosa noti prima in un uomo?
“Gli occhi: è proprio vero che sono lo specchio dell’anima. Riesco a capire molto le persone che ho di fronte guardandole solamente. I segnali non verbali mi rivelano il tutto senza dover parlare, a volte. E gli sguardi fanno capire le intenzioni. Poi è evidente, mi colpisce molto l’aspetto fisico ma cambio subito opinione se poi l’anima è vuota. La bellezza passa, ma ciò che sei non invecchia mai e bisogna scegliere molto bene chi merita di vivere al tuo fianco”.

Crociera, bungalow o albergo di lusso?
“Amo molto l’avventura, i viaggi lunghi, tante mete da raggiungere e scoprire. A volte però esce la principessa che è in me e mi piace essere coccolata negli alberghi chic. Insomma sono un equilibrio di eccessi che tutto sommato suonano bene insieme”.

A cura di Marco Rossi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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