“Per avere un’unione economica e monetaria più forte, abbiamo bisogno di un bilancio comune della zona euro. Chiaramente il dibattito politico su questo tema ha ancora molta strada da fare. Ma sono ottimista”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, al Fimamcial Times. Draghi ha espresso parole di ottimismo perché l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti dell’integrazione economica è cambiato dopo la crisi greca. “Molte più persone capiscono l’importanza di queste riforme rispetto a qualche anno fa – ha osservato – e a un certo punto ci sarà un impegno”.

E ha poi aggiunto: “La gente ha capito i vantaggi della moneta unica, la fiducia sta crescendo. Gli oppositori dell’euro non hanno avuto successo”. Draghi ha poi dichiarato che l’aumento della spesa pubblica è “più urgente di prima” per contrastare il rallentamento globale dell’economia. Ha inoltre affermato che un impegno a lungo termine per l’unione fiscale è essenziale affinché la zona euro possa competere con le altre potenze globali.

Secondo il FT, l’intervento di Draghi – mentre si prepara a dimettersi dopo otto anni di presidenza della Bce alla fine di ottobre – potrebbe suscitare ulteriori polemiche in Germania e negli Stati membri conservatori fiscali. E poi: “Lo straordinario stimolo monetario della Bce potrebbe dover durare a lungo se non c’è sostegno da parte della politica fiscale”.

Secondo Draghi, le conseguenze positive del pacchetto di stimolo continuano a prevalere sulle conseguenze negative, come penalizzare i risparmiatori e gonfiare i prezzi degli attivi, ad esempio, nel settore immobiliare commerciale. Ma un maggiore sostegno governativo “potrebbe aiutare notevolmente” a ridurre l’onere per la Banca centrale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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