Russa, 32 anni, viso da angelo e un rovescio a due mani che fa spavento. E’ l’identikit di Maria Sharapova, tennista tra le più talentuose degli ultimi anni e icona di stile fuori dal campo. Lei, che ha vinto praticamente tutto con la racchetta in mano, ha deciso di dire basta. Dopo essere stata la numero uno al mondo e aver vinto cinque tornei del grande Slam, ha deciso di chiudere la carriera poco prima di compiere 33 anni (LA FOTOSTORIA). Troppo forte il dolore alla spalla che l’aveva fatta scivolare al 373esimo posto del ranking. La decisione resa pubblica attraverso i siti di “Vogue” e “Vanity Fair”, riviste che negli anni aveva riempito non solo per gli straordinari risultati sportivi ma anche per la sua bellezza e le sue storie d’amore con il cestista Vujacic e il tennista Dimitrov. La sua ultima partita pochi giorni fa agli Austalian Open persa contro Donna Vekic.

Un addio sofferto
Poche righe in una lettera a cuore aperto che lasciano trasparire tutto il dolore per una separazione che pesa molto. “Come fai a lasciarti alle spalle- scrive la Sharapova- l’unica vita che tu abbia mai conosciuto? Come ti allontani dai campi su cui ti sei allenata da quando eri una bambina, il gioco che ami, che ti ha portato dolori e felicità incredibili, uno sport in cui hai trovato una famiglia, insieme ai tifosi che ti seguono da sempre per oltre 28 anni? Lo so questo, quindi per favore perdonami. Tennis, ti sto dicendo addio”. Masha aveva iniziato la sua carriera agonistica a 17 anni riuscendo a vincere 26 tornei WTA ed anche una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra nel 2012.

Il saluto social
Un ritiro ribadito anche sul proprio profilo Instagram accompagnato da una foto di lei da bambina. “Il tennis mi ha mostrato il mondo e mi ha mostrato di che pasta sono fatta. È come mi sono messo alla prova e come ho misurato la mia crescita. E così in qualunque cosa potrei scegliere per il mio prossimo capitolo, la mia prossima montagna, continuerò a spingere. Continuerò ad arrampicare. Continuerò a crescere. Tennis io ti saluto”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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