Si scava nel fango, si setacciano zone invase da erbacce ed arbusti, si controllano le zone colme d’acqua. Non si sono mai fermate le ricerche del bimbo di 2 anni che si trovava, giovedì sera, con la madre, Stefania Signore, 30 anni, e il fratellino di 7 anni, entrambi morti per la piena di un torrente a San Pietro Lametino, in provincia di Catanzaro.
Nella zona di campagna è stato allestito dai Vigili del fuoco un posto di comando avanzato, presieduto da un funzionario del Comando provinciale di Catanzaro e due operatori specializzati in topografia applicata al soccorso per coordinare tutte le operazioni di ricerca gestite anche con squadre di esperti. Le ricerche sono effettuate da dieci unità dei vigili del fuoco, affiancate da due unità specializzate in movimento terra e una squadra Saf fluviale. L’area è costantemente perlustrata dall’elicottero del Reparto Volo di Catania, temporaneamente dislocato presso nucleo elicotteri di Lamezia Terme. Alle ricerche partecipano anche il Soccorso Alpino, la guardia di finanza, la polizia di Stato ed i volontari della Protezione civile.

Nel crotonese, in particolare, ancora la scorsa notte sono esondati due torrenti, con conseguente allagamento di ampie zone e di molte abitazioni. Allerta arancione fino alla mezzanotte E’ stato necessario evacuare a titolo cautelativo oltre duecento persone che adesso, progressivamente, grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche, stanno facendo rientro nelle loro case. Dobbiamo essere molto cauti, comunque. Fino alla mezzanotte di oggi permane in tutta la Calabria l’allerta arancione, mentre per domani è prevista l’allerta gialla, con le cautele per tutti che ne conseguono. Il pericolo é sempre incombente e bisogna essere preparati a tutto”.

Su richiesta della Prefettura di Crotone, l’Esercito è intervenuto per ripristinare la viabilità e monitora costantemente il livello dei corsi d’acqua a rischio esondazione. Già nel pomeriggio di ieri, il 1° reggimento bersaglieri, di stanza a Cosenza, ha dislocato diversi posti di osservazione lungo i fiumi Tacina, Esaro e Neto.
Avvalendosi delle torri d’illuminazione campale, i militari dell’esercito hanno proseguito l’attività anche per tutta la notte. L’Esercito ha messo a disposizione un plotone di specialisti e i mezzi speciali del 21° reggimento genio guastatori di Caserta, già preallertati e rischierati in Calabria durante la tarda serata di ieri. Presidente Regione: chiederemo lo stato di emergenza “Si fa sempre più drammatica la situazione in Calabria a causa dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito tutto il territorio regionale. Nelle prossime ore avanzeremo la richiesta dello stato di emergenza”. Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “Siamo di fronte – rileva ancora Oliverio – ad una situazione di assoluta emergenza dal Reggino al Crotonese, dalle Serre al Catanzarese, dal Cosentino al lametino e in tutta la zona dello Jonio e del Tirreno”.

Allagamenti anche a Catania dopo il violento nubifragio Il giorno dopo il nubifragio, inizia a delinearsi l’elenco dei danni provocati dal maltempo. Le bombe d’acqua che hanno interessato Catania hanno creato notevoli problemi ad alcuni quartieri cittadini e alla viabilità in generale, tanto da costringere il sindaco Salvo Pogliese a chiudere le scuole: “Una misura che serve a consentire ai nostri tecnici di effettuare sopralluoghi nelle strutture e verificare eventuali danni provocati dalle due bombe d’acqua abbattutesi su Catania”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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