Volo

La richiesta della Cina alla Malaysia è chiara e perentoria: le indagini sulla scomparsa del volo MH370 devono continuare.

E’ stato il ministero degli Esteri a domandarlo, dopo l’annuncio del primo ministro della Malaysia, Najib Razak, che il pezzo di ala ritrovato la settimana scorsa sulla costa dell’isola di La Reunion, nell’Oceano Indiano occidentale, fa parte del velivolo scomparso dai radar la notte tra il 7 e l’8 marzo 2014.

Questo annuncio è la prima conferma, arrivata dopo 17 mesi, che il Boeing 777 della Malaysia Airlines partito dall’aeroporto di Kuala Lumpur e diretto a Pechino si sia effettivamente inabissato nell’Oceano Indiano. A bordo dell’aereo di trovavano 239 passeggeri, 153 dei quali di nazionalità cinese. In una nota, il ministero degli Esteri di Pechino ha poi chiesto alla Malaysia di “salvaguardare i diritti legittimi e gli interessi delle famiglie” dei passeggeri scomparsi.

Una dozzina di familiari delle vittime cinesi del MH370 hanno protestato davanti all’ufficio di Pechino della Malaysian Airlines chiedendo che si proseguano le indagini.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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