Mai la Sanita’ ebbe tanti ‘pazienti’… e siccome se ne parla poco bene da tempo, forse da sempre (l’essere umano nasce e muore in un lamento e, tra un lamento e l’atro, si lamenta), adesso ci ridiamo un po’ sopra, convinto che una sana ironia possa essere medicina potente per tanti mali, non solo fisici.

“Avanti un altro!”

In fila, sempre, ad aspettare una diagnosi inutile … eD il medico, invisibile nella sala dove tutto scompare nel nulla, dopo una visita, visita ancora, e poi ancora, ammalati nudi di vita: inedia da apatia, catalessi, letargo, malavoglia, malinconia, prostrazione, demotivazione, indifferenza, inerzia, passività, torpore, catatonia, noia, sonno, sonnolenza, pigrizia, disinteresse, abbattimento, avvilimento, demoralizzazione, depressione, frustrazione, sconforto, scoramento …

“Dottore , mi sento solo e incompreso!”
“Avanti un altro!”.

Ma l’ “altro” è uguale a “quell’altro” – stessi sintomi – nella fila che termina, dove segue l’altra, di scioperanti alla vita: mela proibita, accanto a piatti satolli di doveri vestiti d’ipocrisie.

“Avanti un altro! Bisognava venire prima!”, ammonisce il dottore allo scheletro.

Il clima tutto sommato è mite… tutto sommato la fila non è poi male, accomunati nell’inedia, che li affratella.

“Avanti un altro!”
“Dottore, da un po’ di tempo, quando dico ABBRACADABBRA, spariscono tutti! Dottore … dottore … dov’è finito, dottore?”…

Afflitto, dall’ennesima sparizione, solo più che mai, senza conforto, il mago informa la fila: “Non c’è più il dottore!”. Ma la fila non si scompone! D’altra parte attesa per attesa … prima o dopo arriverà, un nuovo dottore!
Infatti, dopo un tempo vuoto di tempo, una voce, dalla sala dove tutto scompare: “Avanti un altro!”.

“Dottore … ho un problema, spesso mi sembra di avere uno sdoppiamento della personalità!”
“Venite … sedetevi”.

“Avanti un altro!”
“Dottore russo così forte che non riesco a dormire!”
“Vada a dormire in un’altra stanza!”

“Avanti un altro!”
“Quando mi sveglio alla mattina ho sempre mal di testa”
“Si svegli a mezzogiorno, invece che alla mattina!”.

“Avanti un altro!”
“Dottore, ho un fratello gemello siamese”
“Beh, qual è il problema?”
“Ho scoperto che è gay!”
“Beh, qual’è il problema?”
“Abbiamo uno sfintere in due!!!”

“Avanti un altro!”
“Dottore posso fare i bagno con la diarrea?”
“Si, ma ce ne vuole tanta!”

“Avanti un altro!”

E così via, in fila, sempre, ad aspettare una diagnosi inutile … e il medico, invisibile nella sala dove tutto scompare nel nulla, dopo una visita, visita ancora… e poi ancora, ammalati nudi di vita…

A cura di Vittorio Benini

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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