Francesco Totti, eterno capitano e monumento calcistico della Roma ha deciso: quella contro il Genoa sarà l’ultima partita con la maglia della Roma.
Quanto la decisione sia avvenuta per sua volontà(poco probabile) oppure per costrizione altrui(quasi certo) non importa; ciò che conta è che un giocatore di gran classe, lealtà, attaccamento sportivo e capace di gol e di responsabilità che in pochi si sono presi, andrà via da Roma e dalla Roma, malinconicamente, per giocare e donare ancora perle in giro per il mondo, dove ciò che è stagionato non significa necessariamente che sia da buttare.

Questo non vuol dire che l’addio sia ingiusto o che la Roma non abbia dato tanto a questo calciatore, uno dei più ricchi in Italia; ma lui, contrariamente ad altri, è sempre restato fedele alla sua città e al suo amore calcistico fin da quando era bambino, la Roma, tanto da rifiutare mete come Madrid che gli avrebbero fatto vincere quanto si meritava, certo molto di più di quanto ha portato a casa con la maglia della sua città. Lui però non l’ha mai abbandonata, da grande bandiera qual’è, nelle vittorie e nelle sconfitte, mettendoci sempre la faccia e dimostrando grande spessore umano

Lo scarso utilizzo, meglio dire il quasi nullo utilizzo, il rapporto deteriorato, anzi mai decollato con Spalletti e la voglia di Totti di continuare a giocare come fosse un diciottenne sono i principali motivi per cui ancora il capitano non si sente di intraprendere la carriera da dirigente, quella che la società gli aveva offerto e che lui ha garbatamente rifiutato.
Non tutti però lo amano; qualcuno, ma solo in quest’ultima stagione è convinto che prima o poi tutti debbano smettere, perchè contro il tempo solo Dio può vincere e la carta anagrafica di Totti dice che per il calcio è ormai vecchio, anche se “Il Pupone” non ne vuole sapere.

Ma qui non si cerca di capire chi ha ragione tra Spallettiani e Tottiani, come fossero due correnti filosofiche, si vuole fare solo un elogio al genio calcistico e alla simpatia di questo ragazzo, che ha anche scritto un libro di barzellette e che resterà per sempre nei ricordi di tutti gli amanti dello sport, tanto che anche i suoi grandi rivali,, i tifosi laziali lo hanno omaggiato con un cartellone.
Quanto durerà l’ultima fatica del mitico numero 10 del calcio italiano dipende da Spalletti domenica, ma almeno un tempo a colui che è la storia del calcio romano e romanista lo si potrebbe concedere.
Goodbye mister Totti, eterno capitano.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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