“La proposta dell’Emilia Romagna di una vaccinazione obbligatoria per ammettere i bambini al nido o alla materna solo se vaccinati, può essere buona da analizzare in quanto affronta un tema in una regione che ha avuto una diminuzione così forte dei vaccini, e perché c’è un rischio, per i bambini che vanno all’asilo e alla materna, di poter riscontrare importanti malattie perché c’è un buco vaccinale molto grande”. Questa è la posizione presa dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sostenuta a margine della conferenza “Allenatore alleato di salute”.

Secondo il ministro “è un problema di sicurezza, igiene e salute pubblica in una regione che ha avuto una diminuzione forte delle vaccinazioni sia obbligatorie che non; questa è una decisione che ha preso la regione e non mi sento di condannare. Spero però – ha proseguito Lorenzin – che ci sia una maggiore sensibilità da parte dei genitori e dei cittadini al problema, che si rendano conto che il problema esiste ed è un pericolo per i propri figli”.

“Ricordiamoci sempre perché una regione come l’Emilia è arrivata a quel punto – ha aggiunto il ministro – ci sono bambini che non possono andare a scuola in questo momento perché non possono essere vaccinati, che sono immunodepressi. Noi proibiamo a quei bambini l’accesso alla scuola, credo che sia un fatto molto grave”.

Una raccolta firme con lo stesso obiettivo è partita anche in Lombardia.

Dopo tali affermazioni, tutti coloro che in piena libertà e coscienza hanno deciso di non sottoporre i propri figli alle vaccinazioni, hanno chiesto che le loro ragioni vengano ascoltate e tenute in considerazione. E, in particolar modo, che non si faccia finta che i vaccini non possano mai portare ad effetti collaterali.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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