Boccia: ce l’abbiamo fatta col sacrificio di tutti. Nel Lazio vietato ingresso a chi ha febbre superiore a 37.5. Oggi dicscorso di Conte che spiegherà le modalità della ripartenza. Misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell’Alta Velocità ferroviaria e aereoporti per tutti i passeggeri dei treni e aerei a lunga percorrenza.

Da oggi niente più limitazioni negli spostamenti. Dalla mezzanotte sono riaperti i confini regionali e dopo circa tre mesi e 33.500 morti per coronavirus, gli italiani sono completamente liberi di muoversi nel Paese.

Per chi ha vissuto infatti il lockdown lontano da casa, per lavoro, studio o solo per una casualità, il 3 giugno rappresenta una porta aperta. E non solo. L’economia tornerà a circolare per tutta la penisola e si potrà guardare al futuro progettando anche le vacanze estive.

“Da oggi si torna con la mobilità tra le regioni, oggi sembra una conquista se si pensa alle condizioni di qualche mese fa.
Ce l’abbiamo fatta con il sacrificio di tutti, ricordando che lo dobbiamo fare sapendo che il virus convive con noi” ha commentato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che non dimentica “i 33mila italiani che non ci sono più e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile”.

Una circolazione senza condizioni, ribadisce l’esponente dem, “ma poi è giusto che ogni presidente di regione rafforzi i propri sistemi di controllo e di prevenzione sanitaria”.

Una risposta alle richieste di alcuni governatori che avrebbero voluto “garanzie” per una libera e “sicura” circolazione. Dopo le polemiche innescate, Boccia può però rilevare che “il presidente della Sardegna Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Fot Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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