I cinesi sono sbarcati a Milano, stavolta per davvero.
Mentre Silvio Berlusconi temporeggia nel vendere il suo Milan, Erik Tohir non ci ha pensato due volte a vendere la “sua Inter”.
L’ormai ex presidente indonesiano, deluso dai risultati poco esaltanti della squadra e di un bilancio in conseguente deep red, ha deciso di accettare una succulenta offerta di 80 milioni di euro, cedendo l’80 per cento della società ai cinesi.
Cinesi che non sono proprio gli ultimi arrivati, in quanto sono tra gli uomini più ricchi dello stato orientale.
Ecco uno dei motivi per cui la squadra è stata venduta: le smisurate possibilità economiche dei neo acquirenti nerazzurri, permette alla società di coprire il buco nel bilancio, senza peraltro dover rinunciare, almeno così sembrerebbe, ai pezzi da novanta della squadra.
Anzi, sembra che la nuova proprietà abbia una certa fretta di far tornare l’Inter grande a tal punto da primeggiare in Italia e oltre confine.
Già risaputo dell’acquisto di Ever Banega, la cui ufficialità si avrà solo al termine della Coppa America, la nuova dirigenza ha messo gli occhi su Tourè e soprattutto su Antonio Candreva, nel mirino anche del Napoli.
La differenza ora è che i fondi sono tanti e le possibilità di vedere entrambi questi immensi talenti vestire di nerazzurro, aumentano a dismisura.
Il passaggio di società ha avuto conseguenze spiacevoli per Mancini, tenuto fino all’ultimo all’oscuro di tutto, cosa che naturalmente il tecnico non ha gradito.
Ma soprattutto per Massimo Moratti, storico presidente interista, che ha portato alla squadra numerosi trofei ed uno storico triplete.
La storia continua inesorabile, ma i cinesi hanno fatto certe promesse e offrono garanzie: l’Inter a distanza massimo di due anni tornerà davvero fortissima.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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