Ieri presso la Santa Sede è avvenuto un incontro tra due delle personalità più forti, influenti, e diverse al mondo.
Papa Francesco infatti ha invitato addirittura mister Donald Trump, presidente degli Stati Uniti per colloquiare amichevolmente dei vari problemi che affondando purtroppo il mondo di oggi.
Chissà quali le reali parole tra i due, al di là dei forzati regali e dei sorrisi di circostanza.
Dalla visita è emerso un senso di profondo rispetto reciproco, nonostante le visioni opposte su molte cose.

I migranti ad esempio che per il pontefice sono persone come tutti e meritano accoglienza, assistenza e rispetto, così come i Messicani.
Peccato che il neo presidente della Casa Bianca stia erigendo un muro contro persone del suo stesso continente e soprattutto non sia molto solidale con gli extracomunitari,specie se irregolari.
Un altro tema su cui c’è forte contrasto è quello sul clima che Trump affronta semplicemente con disinteresse, tanto l’America secondo il suo new leader è talmente avanti che l’aria non si inquina, e ben venga se le industrie emettono fumi nocivi, significa che almeno lavorano.

Almeno su una cosa i due si sono trovati in sintonia: entrambi bramano la pace nel mondo, ma il Papa la cerca col dialogo, metodo dignitosissimo ma forse poco percorribile; Trump lo cerca nella guerra, contro l’Isis vero, ma pur sempre di guerra si tratta, anche se in questo momento è difficile dargli torto e trovare un metodo pacificatore.

Dall’incontro Trump ha portato a casa l’ultima enciclica di Francesco “Laudato si” dove tra le altre mirabili cose, viene lodato il clima; il magnate ha lasciato al pontefice alcune opere di Luter King, uno dei personaggi storici più significativi del Nuovo Continente
.
Quello che colpisce è la reazione si vedrà se solo di circostanza del presidente uscito dall’incontro col Papa; Trump si è dichiarato molto colpito dalle parole e dal messaggio di Francesco.
Adesso bisogna vedere se questo incontro tra poli importantissimi ma diametralmente opposti della società darà davvero i suoi frutti.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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