Pensate a quanto sarebbe bello poter acquistare qualche libro, senza pensare al costo. No, non sto parlando di andarsene senza pagare, ma di poter entrare in una libreria, prendere un romanzo, un giallo che ci piace e portarlo a casa, senza passare dalla cassa e non sentirsi un volgare ladro. A Bologna, esiste un posto come questo, quasi incantato, una libreria fuori dal comune, libera da qualsiasi mercificazione della cultura, in cui i libri non si vendono ma in un certo senso si acquistano liberamente appunto. Questa libreria si chiama ‘Libri Liberi’ ed è gestita da Anna Hilbe, bolognese doc che porta avanti questa attività da ben quattro anni con un certo spirito di abnegazione, ma soprattutto spinta dal suo amore smisurato per la letteratura.

Anna, come le è venuto in mente di aprire questa attività così particolare?

“Avevo letto di una libreria di questo tipo a Baltimora in America e un’altra a Madrid”.

Nella sua libreria i libri non si vendono e non si comprano giusto?

“I libri sono gratuiti perché vengono portati da persone che li hanno già letti, ma a cui dispiace che vadano perduti. Quelli che entrano, possono prenderli e vengono informati che questo servizio può esistere solo grazie al dono di altre persone. Molta gente arriva già con libri da lasciare e ritorna, quasi sempre, con altri. Spesso riceviamo pacchi di libri da altre città, da persone che hanno avuto notizia di Libri Liberi”.

Come riesce a sostenere questa attività? Economicamente intendo…

“Io mi assumo personalmente tutte le spese, dall’affitto alle bollette della luce”.

Secondo lei, la conoscenza deve essere accessibile a tutti? Gratuita quindi?

“Se la conoscenza debba essere gratuita, sinceramente non lo so, anche perché io frequento molte librerie in cui acquisto libri. Libri Liberi nasce come una piccola possibilità che funziona e rende felici persone di tutte le età. La mia libreria è frequentata da molti bambini, ma anche studenti, disoccupati, persone senza fissa dimora e pensionati che dedicano molto tempo alla lettura. La libreria si trova vicino al complesso di Santa Cristina, che contiene la Biblioteca delle Donne, la Fondazione Federico Zeri, la Facoltà di Arti Visive ed è vicino alla casa di Gianni Morandi, quindi la strada è parecchio frequentata”.

Esistono altre librerie di questo tipo in Italia?

“Una libreria come la mia è stata aperta a Nicotera, vicino Vibo Valentia, dall’Associazione Nicotera Nostra. A questo proposito, oltre alle informazioni burocratiche necessarie e non, abbiamo spedito loro dei libri come buon augurio. Mi hanno scritto che la libreria procede bene e sono contenti. Poi, il mese scorso ne è stata aperta una a Trieste che si chiama Libriribelli, mi hanno spedito qualche foto, mi sembra un posto molto bello”.

Anna, deve essere un impegno piuttosto gravoso il suo… non è vero?

“Devo dire di sì. Da due anni alcuni amici danno un apporto fondamentale a questa attività, non solo per tenerla aperta tutti i giorni, escluso il giovedì, ma anche perché sono loro stessi avidi lettori, riuscendo a dare consigli di lettura e di discussioni su vari argomenti, suggerendosi reciprocamente diverse letture possibili”.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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