Si chiama “Bonus donne e over 50” e si tratta di un incentivo dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per chi assume queste due categorie.

Nello specifico fa in modo che i datori di lavoro possano ridurre il 50 per cento i contributi Inps e Inail se assumono donne oppure lavoratori over 50 in stato di disoccupazione. L’incentivo, quindi, va a dimezzare i contributi e i premi da pagare.

Non è a numero chiuso, nel senso che non vi sono liste di attesa per accedervi, ma ci sono comunque delle limitazioni che devono essere note se si vuole optare per un’assunzione sfruttando questo bonus.

Fra gli aspetti più importanti che devono essere a conoscenza del datore di lavoro e del candidato alla posizione occupazionale c’è la durata dell’incentivo. Questo infatti non può sforare i 12 mesi per i contratti a termine e i 18 se si tratta di contratti a tempo indeterminato o di una trasformazione di un contratto da determinato a indeterminato.

Ne hanno diritto alcune categorie. Uomini o donne con almeno 50 anni e disoccupati da più di 12 mesi, donne di ogni età che siano residenti in zone svantaggiate e che non abbiano un impiego retribuito in maniera regolare da almeno sei mesi. Non si considera la residenza sempre per le donne di qualsiasi età che però non abbiano un impiego pagato in maniera regolare da almeno 24 mesi. Questi scendono nuovamente a sei si tratta di donne che lavorano in settori che hanno come caratteristica un’accentuata disparità di genere.

Si tratta nello specifico di quelli come agricoltura, trasporto e magazzinaggio, servizi generali della Pa, ma anche informazione e comunicazione. Gli impieghi sono i più disparati. Per ricordarne qualcuno: ufficiali delle forze armate, agricoltori oppure operai in questo settore e conduttori di impianti industriali. Le aree svantaggiate sono Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata. A queste si aggiungono zone specifiche di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria e Lombardia.

A richiedere lo sgravio deve essere il datore di lavoro presentando l’apposito modulo, prima dell’invio della denuncia contributiva. Il modello si trova nella sezione cassetto previdenziale dell’azienda. In caso di benestare dell’Inps, verrà fornito un codice all’impresa che autorizza alla riduzione dei contributi. Questo procedimento va fatto mensilmente tramite F24 e successivamente attraverso Uniemens.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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