E sì, è proprio così, oggi lavorare troppo non è più sinonimo di salute, ma una condizione di necessità del tutto economica che se protatta per anni può nuocere seriamente allo stato psicofisico di ognuno di noi. Nel periodo del dopoguerra non era così e trovare un’occupazione ben pagata,importante, prestiosa accompagnata anche da ore di straordinari creava molto autostima. Oggi invece la vita industriale ci costringe a rincorrere il tempo con ritmi serrati che annebiando ed indeboliscono la memoria nonchè il cervello stesso al punto che si può soffrire di attacchi di panico.

Un dei rimedi, sarebbe quello di una pennicchella pomeridiana di 15 minuti durante lo stacco lavorativo per rigenerare la mente e il corpo. Stare troppo in ufficio o in fabbrica si riducie anche la concentrazione ed è per questo che sarebbe opportuno un po’ di riposo, o una breve camminata.

L’ideale dicono gi studiosi, sarebbe lavorare 25 ore a settimana per un beneficio fisico. In alcuni stati del nord Europa si stanno sperimentato processi lavorativi di questa portata e i risultati sono molto soddisfacienti. L’importante, però è non lavorare troppoo poco o vivere nell’ozio perchè l’invecchiamento sarebbe più precoce.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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