Nel 2010, l’ONU ha riconosciuto “il diritto alla sicurezza e alla pulizia dell’acqua potabile e dei servizi igienico-sanitari come un diritto umano essenziale per il pieno godimento della vita e di tutti gli altri diritti basilari.” Questa petizione di principio dovrebbe assicurare che chiunque, senza discriminazioni, possa disporre di acqua sufficiente, sicura, di qualità accettabile, fisicamente accessibile per l’uso personale e domestico; un uso che include l’acqua potabile, per l’igiene personale e domestica, il lavaggio degli indumenti, e la preparazione dei cibi.

Un diritto che però, come spesso capita, nom è assicurato a tutti nello stesso modo e vi sono varie ragioni per questa discriminazione. L’ONU ha stilato un elenco dei motivi ” che fanno sì che certe persone siano più svantaggiate di altre quando si tratta di accedere all’acqua, e molti di questi sono comuni a tanti altri ambiti in cui esistono gravi diseguaglianze: • Sesso e genere • Razza, etnia, religione, nascita, casta, lingua e nazionalità • Disabilità, età e stato di salute • Status economico e sociale, la proprietà e la residenza.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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