Questo spettacolare Europeo di basket è finito ieri nel modo meno atteso, ma più idoneo da poter scrivere negli almanacchi della pallacanestro.
La Slovenia è campione d’Europa, dopo aver battuto ieri in una finale semplicemente epica, lo spauracchio Serbia, stra favorita, alla vigilia del match.

Invece gli sloveni hanno giocato magnificamente, stando sempre davanti nel punteggio ai loro avversari (93-85 lo score finale) e dimostrandosi davvero una squadra cementata e solidissima, anche nei momenti di difficoltà e ieri ce ne sono stati.

Certo, avere gente come Goran Dragic in squadra facilita le cose.
Il playmaker, forse all’ultima esperienza con la nazionale slovena, ha realizzato ben 35 punti, disputando probabilmente la sua miglior partita in carriera.
Altro giocatore di sicuro avvenire, co-protagonista dell'”attore principale” è stato Luka Doncic.
Il talentuoso cestista ha giocato una buonissima gara prima di dover lasciare il campo per infortunio, e guardare i suoi compagni dalla panchina.

Poi quando la gara sembrava, a fine terzo quarto, già indirizzata verso la Slovenia, l’ennesima difficoltà: Dragic ha dato tutto quello che aveva e di più, e i crampi l’hanno costretto ad abbandonare il campo.

La Serbia, che comunque, ha giocato un’ottima partita, a questo punto ha alzato ancor di più i ritmi, cercando di incanalare le ultime energie nella rimonta finale.
Ma non è bastato. Nemmeno la classe e i colpi di Bogdanovic, sempre e comunque il migliore dei suoi, sono riusciti a scalfire la solidità difensiva e la compattezza mentale della Slovenia che non si è fatta assalire dal panico sul parquet e ha potato a casa il uso primo meritatissimo e soffertissimo Europeo.

Storie di sport, storie che dimostrano come anche chi non parte da favorito può ribaltare il suo destino e trionfare.
Basta solo avere uomini giusti e la corretta mentalità.
Entrambe le cose le possiede la Slovenia che ora finalmente, può essere considerata una forza vera e propria della pallacanestro europea.

Questo non toglie che la Serbia resti la migliore a livello continentale, ma per una volta i re hanno dovuto cedere gli scettri.

A cura di Giacomo Biondi

Fonte foto: La Stampa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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