Dopo lo scandalo dei ‘Panama Papers’, che vide il 3 aprile 2015 diffusi 11,5 milioni di documenti sui conti in paradisi fiscali off-shore di tanti “happy few”, oggi è la volta dei “Paradise Papers”, 13,4 milioni di file su soldi portati all’estero, che scrive la Bbc, vedono coinvolti anche la Regina, Elisabetta II.
In particolare dai ‘Paradise Papers’ emerge che 10 milioni di sterline dei fondi privati di Sua Maestà sono stati investiti in un fondo off-shore, alle isole Cayman, sinonimo di paradiso fiscale che garantisce l’anonimato oltre all’assenza di tasse, e alle Bermuda dal Ducato di Lancaster, insieme al Ducato di Cornovaglia dell’erede al trono, una delle maggiori proprietà immobiliari e terriere d’Inghilterra. Ducato di Lancaster che gestisce in totale 500 milioni di sterline. La Bbc sottolinea come non ci sia nulla di illegale nell’investimento e che non sia stato trovato alcun elemento che lasci intendere che Elisabetta II non paghi le tasse. Restano però le legittime domande sul perché la sovrana dovrebbe investire in paradisi fiscali off-shore. Il Ducato di Lancaster ha sostenuto di non essere coinvolto nelle decisioni su come vengono investiti i soldi della Regina. Decisione prese dai fondi di investimento ai quali l’argent della sovrana sono conferiti. Ma non c’è alcuna prova che Sua Maestà abbia conoscenza di specifici investimenti fatti a suo nome.

Fonte Rai

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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