Nel mondo della cucina, da alcuni anni, sono in atto profondi cambiamenti: maggiore cura per le materie prime, selezione di prodotti a filiera corta, un occhio attento per la presentazione e l’impiattamento, una certa attenzione anche alla leggerezza e digeribilità dei piatti proposti.

Questa sferzata di innovazione pareva non aver intaccato uno dei capisaldi della cucina italiana, la pizza. Seppur con un certo ritardo, anche lei, però, ha dovuto adeguarsi alle nuove esigenze richieste dai clienti. Ecco che nasce la pizza gourmet: un prodotto nuovo, moderno, con qualche sporadico accenno alla tradizione, ma che guarda soprattutto verso nuovi orizzonti, nuovi impasti, nuovi condimenti.

Probabilmente uno dei pionieri di questa moderna è stato Carlo Cracco con la sua nuova versione della classica margherita. Come ogni innovatore, ha subito critiche da ogni parte, ma la sua idea non è caduta nel vuoto, anzi, è stata accolta e fatta propria da molti chef che hanno proposto e lanciato la loro personalissima pizza gourmet. Certo, l’idea potrebbe far storcere il naso ai più tradizionalisti, ma il mondo va avanti ed è bene tenersi al passo per non rimanere indietro.

Come dev’essere una vera pizza gourmet?
È chiaro che la pizza gourmet è una versione moderna della classica pizza napoletana o romana a cui eravamo abituati. Questo innovativo piatto deve, però, rispondere ad alcune caratteristiche fondamentali, affinché possa definirsi davvero “da buongustai”.

La vera pizza gourmet deve enfatizzare il sapore dell’impasto che deve amalgamarsi alla perfezione con quello degli ingredienti che la condiscono;
Il lievito madre è obbligatorio, perché è l’unico in grado di dare morbidezza e perfetta consistenza all’impasto;
Digeribilità è la parola d’ordine, niente più mattoni sullo stomaco, ma solo leggerezza;
Gli ingredienti devono essere di altissima qualità, di provenienza locale, meglio ancora se biologici;
La pizza gourmet va rigorosamente servita a spicchi (conosci il galateo della pizza?).
Ormai sono molte le pizzerie che hanno deciso di abbracciare questa nuova tendenza offrendo pizze dai sapori insoliti e dagli ingredienti improbabili. Fave, limone, miele, fichi, tutti ingredienti che mai ci saremmo sognati di vedere su una pizza, eppure accostati tra loro nella maniera migliore offrono un risultato davvero di eccellenza. Nonostante la pizza sia il simbolo della città di Napoli, è ormai possibile trovare una pizzeria gourmet in ogni parte del paese, basta assicurarsi che si tratti di pizza fatta secondo le regole: impasti speciali fatti con farine diverse dalla classica 00, ingredienti ricercati e sapori unici.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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