Non c’è nulla come la morte e l’amore. Insieme, unite tra di loro hanno la forza di fare correre i nostri sentimenti nel profondo, o di spingerci a fermarci un attimo, per riflettere su chi siamo, contemplare la vita. Abbiamo perso Massimo, nostro cugino che tanta linfa vitale ci ha donato senza essere mai stato ispirato dai grandi talenti della narrativa, ma semplicemente dalla sue radici santagatesi e poi fiorentine. Con le sue profonde parole nel riordino della nostra allargata famiglia, ci ha fatto conoscere l’infinito, l’ignoto, l’assenza e quelle suggestioni che fanno parte del mistero ultimo della vita. Un mistero sempre visto con occhi identici. Massimo è sempre stato puro, franco, elegante, un gentleman come l’altro cugino Carlo di Londra. Ciò a testimoniare che la nostra parentela ha lo stesso Dna, la stessa genetica, lo stesso verbo.
Henry Scott Holland scriveva: LA MORTE NON E’ NIENTE. SONO SOLAMENTE PASSATO DALL’ALTRA PARTE: E’ COME SE FOSSI NASCOSTO NELLA STANZA ACCANTO ALLA VOSTRA. IO SONO SEMPRE IO E TU SEI SEMPRE TU. QUELLO CHE ERAVAMO PRIMA L’UNO PER L’ALTRO LO SIAMO ANCORA.
Ecco, da queste parole così familiari, dove tutti noi parliamo allo stesso modo affettuoso, possiamo solo dirti Caro Massimo che non cambieremo mai il tono della voce, che rideremo ancora insieme a te intorno ad una tavola imbandita, che continueremo ad amare le piccole cose quando eravamo vicini.La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Unito a tutta la nostra famiglia
