Cadono i campioni d’Italia, vola la Lazio, gode l’Inter. L’Olimpico assiste alla prima caduta della Juventus, battuta 3-1 in rimonta dai biancocelesti, sempre più terza forza del campionato, alla settima vittoria di fila. Dopo il pareggio dell’Inter in casa contro la Roma nell’anticipo del venerdì, i bianconeri sono secondi a 2 punti dai nerazzurri e vedono avvicinarsi proprio la Lazio, ora sotto di sole 3 lunghezze. Questo il responso dell’anticipo del sabato sera della quindicesima giornata di Serie A. Inzaghi con il 3-5-2: Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinković-Savić, Leiva, Luis Alberto, Lulić; Correa, Immobile. Sarri schiera il 4-3-1-2: Szczęsny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Pjanić, Matuidi; Bernardeschi; Dybala, Cristiano Ronaldo. Arbitra Fabbri di Ravenna.

Si gioca con palloni lunghi. De Ligt chiude in scivolata su conclusione di Immobile (5’). Al 10’ Dybala libera il sinistro a girare, Strakosha ci arriva in tuffo. All’11’ Pjanić direttamente da corner, il portiere della Lazio smanaccia di nuovo sul fondo. Al 15’ Bernardeschi di testa, su centro di Ronaldo, manda fuori da distanza ravvicinata. Dopo un pestone rimediato da Acerbi, CR7 torna al gol su azione (gli mancava dal 18 ottobre): su tocco di Dybala il portoghese triangola con Bentancur e va a segnare da sottomisura: è il 25’. Proteste (tiepide) di Immobile per un contatto con Cuadrado in area bianconera al 28’. Al 35’ un pallone lungo sul secondo palo raggiunge Immobile, ma il bomber biancoceleste non trova la coordinazione per centrare la porta.

Al 41’ Bentancur alza bandiera bianca, per i postumi di un contatto con Correa al 32’; al suo posto Emre Can. Nel finale di tempo, forcing della Lazio che porta spesso il pallone nei 16 metri della Juve, ma senza creare pericoli reali. Occasione però sulla testa di Ronaldo che schiaccia un traversone da sinistra di Bernardeschi, Strakosha recupera la posizione e respinge sulla linea di porta. Al primo minuto di recupero arriva il pareggio biancoceleste dopo un calcio d’angolo concesso per un’entrata rischiosissima di Emre Can su Leiva; Luis Alberto gestisce il pallone sulla fascia sinistra e mette in mezzo un cross su cui Luiz Felipe trova il tempo per lo stacco vincente (46’).

Apre le ostilità nella ripresa Luis Alberto con un destro da lontano, blocca Szczęsny. Svolta al 68’: Cuadrado atterra Lazzari lanciato a rete, Fabbri ammonisce lo juventino poi va a vedere le immagini ed estrae il cartellino rosso: Juve in dieci dal 69’. Sarri corre ai ripari con Danilo per Bernardeschi. La Lazio approfitta subito della superiorità numerica: lancio lungo di Luis Alberto, Milinković-Savić stoppa a seguire con la punta del destro e incrocia col mancino trafiggendo Szczęsny: gol capolavoro al 74’.

Un minuto dopo, Inzaghi toglie lo spagnolo e inserisce Parolo. Clamorosa chance biancoceleste di chiudere il match al 77’: Szczęsny atterra Correa lanciatissimo in porta, rigore e ammonizione, ma Immobile tira il penalty sul portiere polacco che poi raddoppia il miracolo respingendo anche il secondo tentativo dell’attaccante laziale (79’). Sarri gioca la carta Higuain e richiama Dybala (79’). All’85’ Cataldi per Immobile nella Lazio. Nello stesso minuto, Lulić salva su Emre Can dopo un’uscita sbagliata di Strakosha. Al 91’ Caicedo rileva Milinković-Savić e al 95’ va a segnare il tris biancoceleste, riprendendo una respinta di Szczęsny su Lazzari lanciato da solo in contropiede. Apoteosi Lazio, Juve che esce a capo chino dall’Olimpico.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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