C’era una volta Wind, una compagnia fondata nel 1997 che offriva servizi di telefonia fissa, mobile e internet. Attualmente Wind è il terzo operatore di telefonia mobile, dopo Tim e Vodafone. Nel 2002 arrivò un’altra compagnia, destinata a cambiare la geografia della telefonia mobile italiana, H3G, conosciuta più semplicemente come “Tre”. Nonostante una politica caratterizzata da buoni pacchetti di abbonamento e servizi veloci, Tre non è mai riuscita a staccarsi dall’ultima posizione in Italia, rimanendo dietro a Wind e con un numero di clienti complessivo di 10 milioni.
Nel 2015 le cose sono però destinate a cambiare per entrambe le compagnie. Wind e H3G, infatti, hanno ufficializzato la fusione diventando un’unica società.
La nuova compagnia sarà una joint venture (una divisione al 50% tra le due società) chiamata “Hutchinson 3G Italy Investments” e verrà guidata dall’attuale amministratore delegato Maximo Ibarra di Wind. La nuova società porterà dei risparmi notevoli pari a circa 5 miliardi di euro, permettendo così di pensare a nuove strategie di miglioramento dei servizi.
Grazie ai nuovi numeri, che potranno contare su tutti i clienti di Tre e Wind (attualmente 33 milioni), la società supererà Telecom e Vodafone, andando al 36% della quota di mercato e ridisegnando così la mappa delle società di telefonia mobile, che vedrà Tim al secondo posto con il 35% e Vodafone al terzo con il 29%. Un duro colpo per queste due ultime società, che si ritroveranno un solo avversario, ma molto più forte e competitivo. I nuovi sforzi di Hutchinson 3G Italy Investments saranno infatti orientati verso il potenziamento delle strutture e l’offerta di pacchetti più competitivi, anche se non ci sarà un aumento di capitale, come invece si pensava qualche tempo fa.
Non resta che aspettare l’ufficializzazione dell’Antitrust per vedere la nascita di questa nuova società.
A cura di Fabrizio Gherardi
