Ferrari potrebbe produrre un motore turbo elettrico, lo scorso gennaio infatti è stato consegnato il documento con il progetto.

Il sistema è applicato ad un motore a quattro cilindri, anche se effettivamente la Casa non dovrebbe realmente produrre propulsori con frazionamento così ridotto. Lo schema potrebbe semplicemente rappresentare un’unità su cui basarsi per assemblare poi un normale motore ad 8 o 12 cilindri.

Fabrizio Favaretto, responsabile delle architetture ibride della Casa di Maranello dal 2014, ha pensato e progettato questa novità. L’elemento più innovativo è il turbocompressore che, al contrario di quelli che conosciamo, che hanno una girante turbo collegata da un alberino al compressore, che comprime l’aria in aspirazione e che viene azionata dai gas di scarico, quello progettato recentemente, invece, non prevede alcun collegamento tra queste componenti. L’elettricità viene prodotta grazie a un generatore azionato dalla girante turbo e viene inviata a una batteria secondaria che alimenta il compressore ad azionamento elettrico, che a suo volta genera la pressione di sovralimentazione durante la fase di aspirazione.

Non è tutto, infatti si potrebbe anche aggiungere un secondo motogeneratore elettrico, connesso al motore endotermico e alimentato dal pacco batterie collegato alla girante turbo, grazie al quale è possibile anche recuperare energia cinetica nelle fasi di frenata e di decelerazione. C’è un altro aspetto interessante in questo brevetto. Una centralina collegata ad un microfono che si trova nell’abitacolo rileva l’entità del suono del motore; in base a dei parametri già stabiliti, l’elettronica può quindi variare il funzionamento della turbina elettrica per modificare il rumore emesso dal motore, in modo che il sound sia il più attraente possibile da sentire.

Nel brevetto vi sono dei disegni che probabilmente si riferiscono alla bancata di un V8, sufficiente per registrare appunto questa nuova tecnologia messa a punto nella Casa del Cavallino Rampante. Non solo, grazie alle immagini comunque è possibile farsi un’idea abbastanza chiara di come sarà il futuro ibrido della produzione di Ferrari. La promessa di Marchionne, durante il Salone di Ginevra lo scorso marzo, è stata quella di presentare la tecnologia ibrida al Salone di Francoforte del prossimo anno; il brevetto che è appena stato depositato ci fa ben pensare che, nonostante l’ex AD Sergio Marchionne non sia purtroppo più tra noi, la sua parola verrà mantenuta.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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