E se vi dicessero che anche nel mondo dorato di Hollywood, attrici ritenute splendide possono essere rifiutate per una parte perché “non abbastanza belle”?

Sconvolgente, ma vero. Jennifer Lawrence, che ha pure vinto il premio Oscar per il film “Il lato positivo”, sarebbe stata criticata da Debra Tate, sorella di Sharon Tate, la bellissima attrice americana moglie di Roman Polanski, uccisa incinta, con amici, nella sua villa di Cielo Drive, a Bel Air, dalla banda di Charles Manson su cui Quentin Tarantino sta preparando il nuovo film.

Pare che il regista avesse pensato proprio all’affascinante e talentuosa giovane attrice per interpretare Sharon, ma la sorella avrebbe espresso in maniera decisa la propria contrarietà: “Non mi piace tanto. Non che abbia qualcosa contro di lei, solo non è abbastanza bella per interpretare Sharon”. Naturalmente, dal mondo web sono arrivate critiche e polemiche tutte a sostegno di Jennifer, e la signora Tate ha prontamente cercato di correggere la sua affermazione, dichiarando: i miei “standard sono molto alti. Del resto Sharon era famosa per essere una bellezza che toglieva il fiato”.

Quindi, sarebbe semplicemente da preferire una bellezza più “classica”, tipo quella di Margot Robbie, che secondo certi rumors avrà la parte.

Ad ogni modo, la bellezza non è certo data solo da un viso armonico: è un’insieme di espressioni, di personalità, di talento e ben lo sanno i tanti attori scartati solo per una questione di “opinioni” estetiche.

Uno dei casi più famosi è quello di Meryl Streep, respinta per il ruolo femminile in King Kong perché “brutta”; ad oggi, è ritenuta una delle maggiori star di Hollywood, detiene il record di candidature ai Premi Oscar, 20 in totale, e ha vinto ben tre statuette, una per “Kramer contro Kramer” (1979), un’altra per “La scelta di Sophie” (1982) ed infine una per “The Iron Lady” (2012).

Altro esempio? Quello di Reese Witherspoon, respinta a diversi provini perché non era abbastanza alta né sufficientemente carina. Vinse l’Oscar per “Walk the line”.

Anche nell’universo maschile vi sono stati di questi paradossi: Benedict Cumberbatch rischiò di non diventare mai Sherlock Holmes. La BBC disse infatti ai produttori: “Ci avevate promesso uno Sherlock sexy, non lui!” Grazie al cielo, hanno cambiato idea!

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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