Già vincere uno scudetto è un sogno;figuriamoci vincerne 5. Ma vincere uno scudetto aritmeticamente, stando seduti sul divano, guardando la TV, è il massimo della libidine.
Voli pindarci e frivolezze a parte, questo in concreto è proprio quello che può accadere alla Juve, dovesse vincere domenica sera la super sfida contro la Fiorentina.
Allegri dunque non ammette cali di tensione per alzare il secondo scudetto e quarto trofeo della sua gestione bianconera.
Molti indizi portano grossomodo alla stessa formazione anti Lazio: confermatissimo il tandem d’attacco Mandzukic-Dybala, nonostante il ritorno di Morata. Il croato e l’argentino hanno un feeling davvero complementare, l’uno permette all’altro di rendere al meglio.
Anche in difesa non dovrebbero esserci cambi; gli unici dubbi pervengono, come al solito, dal centrocampo, dove Liechsteienr ed Alex Sandro potrebbero essere scalzati da Evrà e Cuadrado che all’andata fece male ai Viola.
Per la Fiorentina questa è la partita della stagione; i tifosi viola sopporterebbero qualsiasi umiliazione, ma non quella di perdere contro la Juve in casa.
Ecco spiegato il motivo del riposo che ieri Paulo Sousa aveva riservato a tre big della sua squadra, Kalinic, ilicic e Borja Valero, salvo poi schierarli per raggiungere una rimonta diventata poi Chimera.
Dovesse vincere la Juventus, scatterebbe “l’operazione divano”: una missione molto semplice, mettersi seduti con chi si ritiene, e poi sperare che il Napoli non faccia tre punti contro la Roma.
Proprio Roma-Napoli, lunedì pomeriggio, rappresenta il match clou della giornata.
La posta in palio è alta, il secondo posto utile per l’accesso diretto in Champions.
Per il Napoli, questo il vero obbiettivo stagionale ora; mirare allo scudetto potrebbe essere controproducente, meglio guardarsi dietro dall’attacco dei giallorossi che vincendo potrebbero mettere davvero sotto pressione gli azzurri.
Azzurri che si affidano al ritorno di Gonzalo Higuain, che dopo la squalifica di tre turni e pronto a tornare a fare quello che sa fare meglio; i gol.
E visti i recenti trascorsi, la difesa della Roma non può certo dormire sogni tranquilli, contro una squadra che ha tramortito il Bologna, contro cui i giallorossi hanno pareggiato poco meno di due settimane fa.
Tanto fragile in difesa, quanto devastante in attacco; ecco l’identikit della squadra di Luciano Spalletti, che ha ritrovato l’ottavo re di Roma, quel Francesco Totti che con le sue prodezze ha regalato 5 punti nei tre scampoli di partita giocati.
Il peso specifico dell’eterno capitano è micidiale, considerando il fatto che senza di lui in campo la squadra era sotto sia contro il Bologna, che contro l’Atalanta che contro il Torino.
Ma il suo ingresso, le sue idee illuminanti e i suoi gol, che lo ringiovaniscono parecchio, hanno regalato la possibilità ai giallorossi di essere relativamente vicini al Napoli.
Chissà che non sia proprio lui, da subentrato, a risolvere ancora una volta le cose, scrivendo un’altra pagina di storia.
Intanto l’Inter vuole chiudere questa malinconica stagione nel migliore dei modi. In casa, contro un Udinese ormai salvo, per provare almeno a riaccendere la speranza, che la sconfitta col Genoa ha notevolmente affievolito, del 3 posto, distante 7 punti.
Test decisivo quello tra Frosinone e Palermo, con ogni probabilità crocevia per entrambe della stagione; vincendo una delle due potrebbe mettere su un tassello fondamentale verso la salvezza.
Mentre il Sassuolo, che non vince da tre gare, vuole tornare al successo in casa del Torino, reduce dalla bella prova contro la Roma e in attesa di belle notizie dall’infermeria: sta per rientrare Ciro Immobile, questione di un paio di settimane, tre al massimo per concludere un ennesimo campionato in posizione molto dignitosa.
Le altre partite: Atalanta-Chievo;Bologna-Genoa;Sampdoria-Lazio; verona-Milan; Carpi-Empoli.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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