Cinque giornate sono poche, è vero, ma se in questo mese e mezzo di stagione le prime due hanno già tracciato un solco tra loro e la concorrenza, dove arriveranno mantenendo un passo più o meno simile?

Perché hai un bel dire che l’Inter non gioca poi cosi bene e che la Juve stenta molto più del dovuto, ma scorri la classifica e l’Atalanta (che a sua volta non fa sfaceli) è a -5 dai nerazzurri e -3 dalla Sarri band, mentre tutto il resto è altalenante e pure il Napoli mica ha fatto vedere chissà cosa.

Vero come ho sentito dire che siamo SOLO alla quinta, le squadra sono state completate ad inizio mese ed è mancato il tempo materiale per assemblare formazioni base e gioco, ma di chi è la colpa se si aspetta il 2 settembre per comperare i giocatori chiave, di chi è la colpa se il mercato dura all’infinito invece che chiudersi almeno una settimana prima dell’inizio del campionato?

Siamo sempre a dire le stesse cose, a lamentarci di problemi che sarebbero facilmente risolvibili e però restano comodi alibi quando i punti non arrivano, si gioca male e serve sempre tempo, tanto tempo, per vedere la “mano” di gente che alla trentottesima le mani ancora non le ha tirate fuori dalle tasche.

Su queste basi chissà quanto avrebbe dovuto metterci Conte a fare il governo …. scusate, ho sbagliato pugliese! Mentre il buon Antonio ha già amalgamato una formazione solida, concreta, come non si vedeva dai tempi di Mou, e che tutti gli spaventapasseri passati, nel frattempo, sulla panca nerazzurra non erano riusciti a creare.

Sarà che senza rompiscatole vari nello spogliatoio le cose vanno meglio? E chi li ha sbolognati questi impicci, che negli ultimi anni avevano creato solo problemi?

Non è ancora splendida la Juve di Sarri, o almeno non lo è per cosa ci si aspetta da una corazzata che non dovrebbe sperare nel proprio portiere o in qualche autorete per arrivare a vittorie con vista di gioco a sprazzi e tremori che Parma, Verona e Brescia non dovrebbero creare.

Il resto della truppa è già staccato, con Gasperini che si salva solo nel finale, mentre invece proprio il finale è fatale ad Ancelotti contro il buon Maran e, nel posticipo, un Toro che regala un tempo al Milan, trova il solito Gallo a matare un Donnarumma che va più a papere di quello che para, mentre il professor Giampaolo prima della laurea dovrebbe finire le medie!

La quinta non è la giornata delle romane, mentre per lo più si fa un passo avanti e due indietro, con una citazione per il Lecce alla seconda vittoria consecutiva in trasferta, mentre la Doria torna subito sulla terra ed anche sull’altra sponda di Genova non si ride, con Preziosi che mette gia sulla graticola il povero Andreazzoli, manco gli avesse dato in mano il Barcellona!

Siamo solo alla quinta, è vero, o siamo già alla quinta e speriamo l’Inter duri tutta la stagione?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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