L’Istat si è visto obbligato a rivedere al ribasso le stime di crescita del 2015.

L’anno scorso la variazione del Pil in volume è stata pari a 0,7%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di marzo, che era pari a +0,8%.

Lo ha precisato l’Istituto spiegando che i dati incorporano la revisione dei conti nazionali relativa al triennio 2013-2015, effettuata per tenere conto delle informazioni acquisite dopo la stima pubblicata a marzo. Nel 2015 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.642.444 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 6.072 milioni rispetto alla stima precedente.

Sempre nel 2015 gli investimenti fissi lordi sono cresciuti dell’1,3%, i consumi finali nazionali dell’1%, le esportazioni di beni e servizi del 4,3% e le importazioni del 6%. Il valore aggiunto, a prezzi costanti, è aumentato del 3,7% in agricoltura, silvicoltura e pesca, dell’1,3% nell’industria in senso stretto e dello 0,4% nel settore dei servizi. Nelle costruzioni si è registrato, invece, un calo dell’1,2%.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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