Tasse

Frena ancora l’attività economica a maggio, seppur in misura più contenuta rispetto ad aprile. Lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia, diffusa oggi, in cui spiega che a maggio “l’indicatore anticipatore ha segnato un’ulteriore diminuzione seppure di minore entità rispetto al mese​ precedente, suggerendo “la persistenza di uno scenario di moderazione dei livelli di attività economica”.

A maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori è tornato ad aumentare trainato dalla componente economica e da quella corrente. Si è però protratta la situazione di incertezza sul futuro delle relazioni commerciali internazionali. I negoziati tra Usa e Cina sembrano essere ancora lontani da una risoluzione e quelli relativi ai trattati bilaterali con Giappone e l’Ue restano in una fase preliminare.

L’amministrazione Usa, inoltre, ha rinviato di sei mesi le decisioni, contenute nelle raccomandazioni del rapporto del Commerce Department, di limitare le importazioni di auto. Allo stesso tempo il processo della Brexit e la valutazione delle sue ricadute sugli scambi mondiali sono stati resi ancora più complessi dall’esito delle elezioni europee e dall’annuncio delle imminenti dimissioni (il 7 giugno) dell’attuale premier britannica Theresa May.

Il contesto italiano Nel primo trimestre del 2019, il Pil italiano ha registrato un aumento congiunturale dello 0,1%. La crescita è stata alimentata dal contributo positivo della domanda estera netta e dalla domanda interna. Le scorte, al contrario, hanno fornito un apporto fortemente negativo. Nel primo trimestre, le ore lavorate sono aumentate a un ritmo superiore a quello del Pil, mentre ad aprile il mercato del lavoro ha presentato complessivi segnali di stabilità. E’ rallentata l’inflazione al consumo e si è confermata inferiore a quella media dell’area dell’euro anche nella misura di fondo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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