E’ giallo sul vertice previsto a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte ed i due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini per fare il punto sul decreto fiscale e sulla manovra in vista della lettera di risposta da inviare a Bruxelles. “Non è in corso e non c’è stato alcun vertice” sulla manovra a Palazzo Chigi.
Lo affermano fonti M5s di Palazzo Chigi.
L’informazione corregge quanto detto poco prima da fonti leghiste di Palazzo Chigi, secondo le quali la riunione era in corso, con la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’azione del governo in queste ore è anche sotto lalente degli ispettori dell’Fmi, in Italia per la loro consueta missione, che incontreranno Tria domani, giorno in cui scade il termine per inviare il nuovo Draft Budgetary Plan a Bruxelles. Istat:mutato scenario può influire su saldi “Per il 2017 è confermato un indebitamento pari al 2,4% del Pil e un debito pari al 131,2%.
Per l’anno in corso e i successivi si conferma quanto espresso nell’audizione sul Def pur sottolineando che un mutato scenario economico potrebbe influire sui saldi di finanza pubblica in modo marginale per il 2018 ma in misura più tangibile per gli anni successivi”. Così l’Istat nel corso dell’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “In termini meccanici sarebbe necessaria una variazione congiunturale del Pil pari a +0,4% nel quarto trimestre dell’anno in corso per raggiungere gli obiettivi di crescita presenti nella Nota di aggiornamento al Def per il 2018”. Ha detto Franzini ricordando la crescita “nulla” del terzo trimestre e che l’indicatore anticipatore “registra una ulteriore flessione” preludendo alla “persistenza di una fase di debolezza del ciclo economico”.

4 famiglie povere su 10 hanno casa di proprietà Quattro famiglie su 10 sotto la soglia di povertà (il 40,7%) vivono in case di proprietà, sulle quali una su 5 paga un mutuo medio di 525 euro, mentre il 15,6% in abitazioni in uso o usufrutto gratuito. E’ uno dei dati forniti dall’Istat nell’audizione sulla manovra in vista dell’introduzione del reddito di cittadinanza. Il 43,7% vive invece in affitto, quota che è “particolarmente elevata nei centri metropolitani (64,1%) e nel Nord del Paese (50,6%). La spesa media effettiva per l’affitto è di 310 euro”. Per 2 mln rinuncia a cure per liste attesa

“La rinuncia a visite o accertamenti specialistici per problemi di liste di attesa complessivamente riguarda circa 2 milioni di persone (3,3% dell’intera popolazione” mentre “sono oltre 4 milioni le persone che rinunciano per motivi economici”. E’ uno dei dati forniti dall’Istat in audizione alla Camera sulle misure della manovra. A rinunciare di più sono “i più anziani, tra i 45 e 64” e “rilevante” ha detto il presidente Franzini, “è l’intreccio tra rinuncia e condizioni economiche”.

C.Conti,serve spending incisiva con tagli inefficienze “Occorrerebbe una più incisivaazione sul fronte della razionalizzazione della spesa” con la “preventiva individuazione di aree di inefficienza o di inefficacia sulle quali intervenire con tagli mirati”. Così la Corte dei Conti in audizione sulla manovra osservando che “i risparmi previsti a copertura” puntano “soprattutto su rimodulazioni e riprogrammazioni o riduzioni di stanziamenti ancora da ripartire ripetendo scelte del passato volte a rinviare” l’individuazione delle aree “meno funzionali” su cui agire. De Guindos: contagio Italia per ora limitato ma rischio Un effetto contagio dall’Italia “è stato finora limitato”, ma “rimane una possibilità”. Lo ha detto il vice presidente della Bce, Luis De Guindos. Sul fronte delle finanze pubbliche “l’Italia è il caso più importante al momento,visto il livello del debito e delle tensioni politiche sui piani di bilancio del governo. Le forti reazioni del mercato agli eventi politici hanno scatenato nuove preoccupazioni sul nesso tra banche e debito sovrano in alcune parti d’Europa”. E “questo è alla base della richiesta di disciplina fiscale e del rispetto delle regole”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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