Vhelade: Afrosarda

Racchiude in sè bellezza, talento e sensualità. Ha carattere ed è determinata, oltre a possedere una voce potente e unica nel suo genere. Si chiama Vhelade è nata a Milano da padre zairese e madre sarda e nella vita canta. Vhelade, dalla voce simile a quella di una sirena, rappresenta il giusto mix di culture diverse che si fondono per far nascere una creatura perfetta, sotto tutti i punti di vista (artisticamente parlando si intende). Forse ve la ricorderete al programma Chiambretti Night, dove, per 11 anni, è stata prima cantante. Adesso è in uscita con il suo album Afrosarda, che sicuramente le farà scalare tutte le classifiche.

Chi è esattamente Vhelade?
‘Essendo una persona estremamente riservata e poco auto celebrativa, faccio fatica a descrivermi o definirmi con le parole, preferisco farlo attraverso la musica e le mie canzoni. Quindi ascoltate il disco e capirete chi sono!’

Che cosa rappresenta la musica per Vhelade?
‘Sono figlia d’arte e ho avuto la fortuna di crescere con diverse influenze musicali, ho cercato di mettere insieme tutto ciò che mi piace, per creare un prodotto che mi rappresentasse al meglio. Il disco spazia dalla musica soul e jazz, all’elettronica più minimal. Io lo amo definire alternative pop, social music.’

Mi parli del suo album Afrosarda…
‘AfroSarda sono io! Rappresenta il mio passato, il presente e la mia visione del futuro. Afrosarda è un concept album che contiene 14 canzoni. Questo fantastico progetto, durato due anni, nasce da un intenso lavoro di studio senza sosta, una ricerca maniacale di suoni, arrangiamenti e concetti fedeli alla mia filosofia e al mio messaggio.’

Si è fatta conoscere al grande pubblico grazie al programma di Piero Chiambretti. Mi parli di quella esperienza…
‘L’esperienza con Chiambretti è stata fantastica! È durata 11 anni e 4 programmi ( Markette, Chiambretti Night, Chiambretti, Super Market e Chiambretti Grand Hotel). E’ stato un lungo percorso, ricco di esperienze e di crescita, anno dopo anno ho potuto dimostrare il mio valore, interpretando e riarrangiando a mio gusto tutti i brani e gli artisti mio del cuore. Sono stati anni pieni di amore e crescita e ho imparato molto grazie al miglior maestro che si possa avere. Ma ad un certo punto ho sentito, chiaramente dentro di me, l’esigenza di allontanarmi dal quel sistema, perché avevo raccolto e assorbito tutte le esperienze di cui avevo bisogno e, allo stesso tempo, la tv non poteva darmi più niente, così nel modo più naturale possibile, ho deciso di concludere quel fantastico percorso, per dedicarmi totalmente alla mia musica.’

Vhelade, dove si vede fra 10 anni?
‘Non riesco ad immaginarmi nel futuro, almeno non così lontano, perché io vivo il presente. Credo che mi vedrò sempre nella mia dimensione artistica e nella costante ricerca.’

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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