Siamo arrivati a quota -400 mila lavoratori indipendenti da quando è iniziata la crisi, nel 2008. A fornire la stima è stato l’Istat, dichiarando che il lavoro autonomo si è ristretto fino a contare 5 milioni 386 mila persone nel terzo trimestre del 2016, il 7,1% in meno rispetto allo stesso periodo di otto anni fa.

Ad essere maggiormente coinvolti in questa flessione sono stati per lo più gli uomini e la fascia di età 25-44 anni.

In modo particolare hanno visto una “netta flessione” dall’inizio della crisi tutti quei lavoratori autonomi con almeno un dipendente (-175 mila unità rispetto al 2008, -10,9%) e sono crollati i collaboratori (-119 mila, -28%). Sul versante opposto, sono invece risultati sostanzialmente stabili gli autonomi senza dipendenti e con più clienti, così come gli autonomi mono-cliente.

Prendendo in considerazione l’ultimo trimestre, dopo l’aumento tendenziale del secondo trimestre 2016 (+1,1%), l’istituto di statistica ha segnalato un nuovo calo dell’1,4% (-75 mila unità) degli indipendenti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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